Gaia-X è un progetto strategico che sarà in grado di ridare sovranità e autonomia digitale all’Europa, garantendo a cittadini, imprese e PA trasparenza, controllabilità e interoperabilità dei dati e dei servizi. Francesco Bonfiglio, Chief Executive Officer Gaia-X Aisbl, ha spiegato gli impatti del progetto europeo di cloud federato intervenendo all’evento CorCom-Digital360, “L’Italia alla sfida del cloud nazionale”.
“Gaia-X sta già dando importanti risultati – ha evidenziato Bonfiglio – Tra questi il fatto di aver spinto i monopolisti del settore ad offrire soluzioni più trasparenti. Finora non c’è stata sostenibilità economica nel settore cloud che fosse realmente ‘trusted’ ovvero in grado di assicurare trasparenza, controllabilità di dati e servizi da parte di cittadini, imprese e PA. L’obiettivo chiave di Gaia-X è appunto garantire la sostenibilità puntando a questi aspetti chiave. Aspetti che insieme all’interoperabilità faranno la differenza in un settore che ambisce ad essere trusted”.
“Finora – ha ricordato – la mancanza di interoperabilità ha spinto la diffusione di modelli di business in lock-in mentre l’interoperabilità è uno strumento chiave per abilitare la data ownership e la data gravity che sono poi i due pilastri su cui lavora Gaia-X per ridare a tutti i noi il controllo sui dati. Qui sta la portata rivoluzionaria del progetto federato”.
E l’Italia nella partita di Gaia-X giocherà un ruolo cruciale. “Il nostro paese ha le carte in regole per partecipare a questa rivoluzione per una serie di motivi che, a prima vista, possono sembrare degli svantaggi ma che se ‘lavorati’ possono diventare un interessante vantaggio competitivo”.
A cominciare dalla complessità dei dati a disposizione dei nostri “cervelli digitali”. “La complessità sociale ed economica che caratterizza l’Italia genera una mole di informazioni di qualità, frutto proprio di questa interessante differenziazione. Un progetto come Gaia-X renderà possibile lavorare quei dati e renderli asset di uno sviluppo sostenibile, anche sul versante economico”.
E anche la frammentazione produttiva – l’Italia è fatta di Pmi distribuite su tutto il territorio nazionale – può diventare un punto di forza. “Se si mettono a sistema questi player – ha spiegato Bonfiglio – la frammentazione può diventare una ricchezza e consentire loro di penetrare nel mercato anche internazionale. Gaia-X per le Pmi rappresenta oggi l’unica chance di sopravvivenza e di crescita”.
“L’Italia e anche l’Europa hanno uno straordinario bacino di dati e di competenze che finora non sono stati messi a valore perché non abbiamo sviluppato una cultura della federazione e nemmeno piattaforme dove mettere in pratica quella cultura. Gaia-X ha il compito di costruire tutto questo, consentendo agli operatori di realizzare use case o federazioni di servizi con effetti dirompenti sul mercato”.