IL CASO

L’S8 non sarà a Barcellona: Samsung paga lo scotto del Note 7

L’azienda chiude l’indagine interna sullo smartphone ritirato dal mercato: incendi dovuti alla batteria. E salta la presentazione del nuovo modello di punta, inizialmente prevista per il Mobile World Congress

Pubblicato il 23 Gen 2017

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“La nostra indagine, così come le altre completate da tre organizzazioni industriali indipendenti, ha concluso che le batterie sono state all’origine degli incidenti del Note 7”. Lo afferma in una nota Samsung annunciando le conclusioni dell’istruttoria interna per verificare le cause dei malfunzionamenti che hanno portato – a pochi giorni dal lancio – diversi esemplari del nuovo smartphone di punta dell’azienda coreana, il Galaxy Note 7, a prendere fuoco o a esplodere durante la ricarica. A seguito degli incidenti Samsung ha sospeso la vendita e la produzione del nuovo modello, e oggi certifica che a causare i guasti è stato il design e la manifattura delle batterie.

La conclusione dell’indagine arriva in un momento particolarmente complicato per il colosso Sud Coreano, che vede Lee Yae-jong, il rampollo della famiglia Lee, che guida la società, coinvolto nella vicenda di una tangente da 18 milioni di dollari nello scandalo corruzione che ha portato alla richiesta di impeachment per la presidente della Repubblica, Park Geun-hye e all’arresto della sua confidente Choi Soon-Sil. Per Lee Yae-Jong la commissione speciale che indaga sulla vicenda aveva chiesto l’arresto, che però è stato negato dalla corte distrettuale centrale di Seoul.

Intanto pare ormai certo che Samsung non lancerà il nuovo smartphone, il Galaxy S8, al prossimo Mobile World Congress di Barcellona, dove di solito l’azienda sudcoreana presenta i propri prodotti di punta. A lasciarlo intendere è stato DJ Koh, capo del settore mobile dell’azienda alla stampa americana. Il ritardo del lancio di quello che l’azienda si aspetta sia “lo smartphone della rinascita” potrebbe essere dovuto alla maggiore cautela e all’impegno che la società ha preso, dopo l’inchiesta interna sull Galaxy Note 7, di migliorare la sicurezza dei suoi device. Secondo le ultime indiscrezioni lo smartphone è destinato ad arrivare sul mercato apporssimativamente tra marzo e aprile.

Tornando al caso del Galaxy Note 7, “Abbiamo provveduto ai target dei requisiti delle batterie dell’innovativo Note 7 – afferma Samsung in una nota – e ci facciamo carico delle responsabilità dell’insuccesso verificando e indentificando in via fondamentale la questione nel processo di design e manifattura delle batterie prima del lancio del Note 7“. La compagnia ha individuato il rischio incendio demandando a un ulteriore approfondimento le cause del surriscaldamento delle batterie: in particolare, circa 700 ricercatori e ingegneri di Samsung hanno lavorato “sulla replica degli incidenti” testando oltre 200.000 Note 7 completi e più di 30mila batterie.

Koh Dong-jin, a capo della divisione smartphone, ha rinnovato le scuse della compagnia auspicando l’impegno a riconquistare la fiducia dei consumatori nel mondo. Al tal proposito, “sono state adottate diverse azioni correttive per assicurare che questo non accada più in futuro – afferma il manager – incluse le misure di sicurezza in fase di progettazione e il piano di 8 punti di verifica delle batterie”.
Negli ultimi mesi, insieme agli esperti indipendenti di settore, “abbiamo condotto indagini per ricostruire le causa dei problemi del Galaxy Note 7 – concluce – Ora più che mai siamo decisi a guadagnare la fiducia dei nostri clienti con l’innovazione per quanto è possibile sulla sicurezza come porta per illimitate e incredibili possibilità di nuove esperienze”.

Samsung ha stimato i costi del richiamo di 2,5 milioni di Note 7 in 5,3 miliardi di dollari: pur incolpando a settembre le batterie al litio date da un fornitore, in seguito emerse che anche i modelli con nuove batterie erano a rischio incendio.

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