SPAZIO

Galileo, l’Università di Pisa tiene d’occhio i satelliti

Il progetto commissionato all’ateneo toscano dall’Agenzia Spaziale Europea. Ora al vaglio di dati tramsessi dal Gps. Il coordinatore Marco Luise: “Segnaliamo eventuali malfunzionamenti”

Pubblicato il 20 Feb 2015

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Controllare il buon funzionamento dei satelliti del sistema di navigazione Galileo. E’ questa la funzione del software realizzato dai ricercatori dell’Università di Pisa. Il lavoro, commissionato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), è durato per tutto il 2014 ed è stato svolto nel laboratorio di elaborazione dei segnali per telecomunicazioni coordinato dal professore Marco Luise del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Dall’inizio del 2015 è quindi partita la raccolta e l’interpretazione dei dati provenienti dallo spazio da parte dei ricercatori dell’Ateneo pisano e del Centro Estec dell’Esa.

“Grazie al nostro software – spiega Luise – possiamo tenere costantemente sotto controllo i segnali emessi dai satelliti Galileo monitorandone in tempo reale l’accuratezza e la stabilità, parametri fondamentali per garantire la precisione dei navigatori satellitari. La visualizzazione dei dati avviene mediante appositi diagrammi che misurano i parametri di “qualità” dei satelliti in modo da segnalare precocemente eventuali malfunzionamenti”.

L’ateneo pisano ha una lunga tradizione di cooperazione con l’Esa nei vari campi della scienza e dell’ingegneria necessarie allo sviluppo e al completamento della costellazione di satelliti Galileo, dal lancio e al controllo di un satellite, allo sfruttamento dei dati prodotti dagli strumenti di bordo.

“Questo campo di ricerca – eviednzia Carmine Vitiello, dottorando del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e fra gli sviluppatori del progetto – mi ha permesso di accrescere le mie competenze sia di carattere teorico che pratico e mi ha aiutato a progredire al meglio nel mio percorso di studi. L’Esa si è detta molto soddisfatta del mio lavoro e spero che vi siano opportunità di questo tipo anche in futuro”.

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