Il colosso tecnologico cinese Tencent vuole diventare il maggiore azionista della società francese dei videogiochi Ubisoft Entertainment, scalzando l’attuale detentore delle quote di maggioranza, la famiglia Guillemot, che ha il 15%. Lo afferma l’agenzia di informazione Reuters sulla base di indiscrezioni non confermate dalle due aziende.
L’obiettivo di Tencent, che ha una partecipazione del 5% comprata nel 2018, sarebbe la scalata al mercato globale del gaming.
Ubisoft è uno sviluppatore e editore di videogiochi; tra i titoli più popolari ci sono Assassins Creed e Far Cry.
La scalata di Tencent nel gaming
Tencent avrebbe contattato Ubisoft esprimendo l’intenzione di acquisire una imprecisa quota con l’obiettivo di diventare il singolo maggiore azionista. Ciò si tradurrebbe in una perdita del controllo attualmente detenuto dalla famiglia Guillemot. I quattro fratelli Guillemot hanno fondato l’azienda negli Anni ’80 e hanno sempre posseduto Ubisoft. Della famiglia fa parte anche il ceo Yves Guillemot.
Tencent rileverebbe parte delle quote direttamente dai Guillemot.
Ubisoft fa gola agli investitori
La famiglia francese ha finora contrastato ogni possibile acquisizione di Ubisoft. Lo scorso febbraio in conferenza stampa il ceo ha detto che la società “può rimanere indipendente”, ma prenderà in considerazione eventuali offerte, lasciando uno spiraglio aperto.
Ad aprile i media americani hanno riferito di alcune proposte per comprare Ubisoft arrivate dal private equity. Sarebbero stati i fondi Blackstone e Kkr ad avviare le discussioni su una potenziale transazione. Il deal sembrava probabile ma le trattative si sono fermate sul nulla di fatto.
L’apertura di una nuova finestra di possibilità per l’acquisizione della maggioranza dello sviluppatore e editore di game ora torna a scaldare il mercato: il titolo Ubisoft ha compiuto un balzo del 16%, sfiorando i 49 euro, durante le contrattazioni odierne alla notizia dell’interesse di Tencent.
Secondo Reuters il gruppo cinese sarebbe punto a offrire fino a 100 euro per azione o 101,67 dollari, più del doppio del prezzo attuale, per acquisire la quota di controllo.