Colpo di scena. La gara da 1,36 miliardi indetta da Ferrovie dello
Stato per l'affidamento in outsourcing dei servizi IT e delle
attività di call center è andata "deserta". Scadevano
oggi i 15 giorni di proroga (rispetto alla scandenza del 5 ottobre
fissata per la presetazione delle offerte) richiesti dalle
multinazionali che avevano mostrato interesse. Ma i 15 giorni non
sono bastati e non sono bastate nemmeno le 300 richieste di
chiarimento a convincere i team. Il tutto nonostante la gara di Fs
non abbia pari in Italia in quanto a valore della commessa e durata
dell'appalto.
Secondo quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni l'unica
offerta pervenuta sul tavolo di Fs è quella della cordata italiana
che vede in campo Almaviva, Engineering, Telecom Italia e Ansaldo
Sts. Avrebbero invece dato forfait – ma il condizionale è
d'obbligo non essendo ancora arrivate conferme ufficiali – gli
altri tre raggruppamenti ossia rispettivamente la squadra
Ibm-Accenture, l'Rti capitanato da Hp (che vedeva presenti
Indra, Capgemini e Postelink) e quello guidato da BT (nella squadra
Siemens, Fujitsu e Lega Cooperative).
Sempre secondo quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni a non
convincere i tre raggruppamenti sarebbero state in particolare le
clausole relative alla rescissione del contratto (il bando prevede
appena un mese di preavviso), alle penali limitate, alla
possibilità di rinegoziazione al secondo anno (la durata del
contratto è di 7 anni) e soprattutto il periodo di transizione
previsto per la "migrazione" dal vecchio al nuovo
appaltatore.
La patata bollente ora passa a Ferrovie. L'azienda capitanata
da Mauro Moretti dovrà decidere sul da farsi: assegnare
l'appalto all'unico proponente oppure indire una nuova
gara? Appaltare la gara ad Almaviva potrebbe significare però
riaprire i giochi. E non si esclude che sia proprio questo il vero
motivo della ritirata. Le altre tre cordate potrebbero contestare
l'affidamento ad un unico concorrente e ciò rischierebbe di
riaprire il walzer dei ricorsi come accaduto già in passato. Si
ricorda che l'annullamento da parte del Tar del Lazio e
Consiglio di Stato della gara assegnata a Sirti nel 2007, a seguito
del ricorso presentato da Almaviva, ha provocato infatti due anni
di impasse. Resta il fatto però che da un punto di vista giuridico
se i concorrenti che non hanno presentato offerta dopo aver
analizzato, come loro diritto, il contenuto tecnico-economico della
medesima non troveranno appigli formali nulla impedirà a Ferrovie
di aggiudicare la gara all'unico consorzio candidato ossia
quello di Almaviva, Engineering, Telecom Italia, Ansaldo Sts.
Questa eventualità peraltro è stata esplicitamente prevista nel
capitolato d'appalto delle Ferrovie.