Il capitalismo non collasserà ma si trasformerà in “social capitalism” dove un ruolo fondamentale lo giocheranno i social media. È la previsione di Gartner secondo cui Facebook & co. saranno centrale per costruire relazioni bidirezionali tra aziende e consumatori e cambiare alla radice l’organizzazione delle aziende.
“Mentre il divario tra ricchi e poveri cresce nelle economie sviluppate – spiega Nigel Rayner, research vice president di Gartner – il denaro, la ricchezza e il potere sono sempre più concentrati nelle mani di un piccolo numero di individui (l’1%), ma l’altro 99% sta usando sempre più spesso i social media per collaborare, organizzare campagne e mobilitarsi portando molti management team a sentirsi sotto minaccia.”
“Questi cambiamenti – prosegue Rayner – non avranno lo stesso impatto su tutte le imprese. Alcune li useranno per creare nuovi business, ma altri potrebbero vedere il proprio modello di business direttamente minacciato, perché le loro pratiche commerciali sono viste dal 99% come i peggiori casi di sfruttamento. uttavia, alcune organizzazioni innovative utilizzare il capitalismo che va verso il social per creare nuovi modelli di business e per alterare gli equilibri delle proprie industrie”.
Le aziende più innovative integreranno nei propri processi i consumatori e le comunità di interesse, tramite social media e mobile. Queste tecnologie verranno utilizzare anche per ricostruire la fiducia e incrementare l’engagement dei dipendenti, tramite la partecipazione ai processi decisionali.
Non tutte le aziende potranno adottare un modello di social capitalism, “ma quelle che lo faranno saranno le imprese più ammirate nei prossimi dieci anni”, dice Rayner.
Tutte le imprese – secondo Gartner – dovranno studiare l’impatto che la diffusione dei social media avrà sulle loro organizzazioni, provando a capire quali cambiamenti nelle pratiche organizzative devono essere effettuati per sfruttare la meglio questo investimento sociale.