Entro il 2016 oltre il 50% delle applicazioni sviluppate per dispositivi mobili sarà di tipo ibrido. Lo sostiene Gartner, spiegando i vantaggi di questo tipo di architettura: in pratica le applicazioni ibride sono quelle il cui codice viene scritto con un linguaggio comune a tutti i device (per esempio Html5, o C#, o Flex) e viene poi convertito in codice nativo in funzione del dispositivo dove deve essere sviluppata l’applicazione.
Secondo la società di ricerche, le hybrid app avranno successo perché manager e dipendenti chiedono con sempre maggiore insistenza alle proprie aziende di sviluppare e mettere a disposizione mobile app in grado di adattarsi alle abitudini lavorative in mobilità.
“La mobilità – ha spiegato Ken Dulaney, vicepresidente e analista di Gartner – è stata sempre considerata una questione a parte dai professionisti dell’IT, invece adesso sta contribuendo a modificare le strategie e tattiche tradizionali nelle aree più vaste dell’attivazione delle tecnologie e delle architetture d’impresa. Le imprese si stanno rendendo conto di avere sempre più bisogno di piattaforme di supporto multiple, specialmente ora che è il momento del Byod (bring your own device)”, ovvero la consuetudine a usare per lavoro il dispositivo mobile personale.
Per rispondere al crescente bisogno di applicazioni per mobile, le aziende stanno cercando di usare le stesse app attraverso piattaforme multiple. Ed ecco i vantaggi dell’architettura ibrida. Se infatti le applicazioni native sono quelle costruite per – ed installate su – una specifica piattaforma (come le app per iOs o per Android), le web app (a differenza delle native) non sono installate sul device ma accessibili attraverso un browser. Le hybrid app sono una sorta di via di mezzo.
Secondo Gartner molte organizzazioni decideranno di sfruttare i vantaggi dell’architettura ibrida, che unisce la portabilità delle web app scritte in linguaggio Html5 con un contenitore nativo che facilita l’accesso alle caratteristiche native del device.
Per questo anche gli sviluppatori stanno prendendo in considerazione sia architetture native sia quelle ibride.
“Riteniamo che le aziende si ritroveranno a dover gestire un’ampia e variegata serie di app per mobile che ‘attraverseranno’ tutte le principali architetture” ha affermato Van Baker, vicepresidente delle ricerche di Gartner. “Le imprese – ha proseguito – dovrebbero valutare la possibilità di arricchire o migliorare le app e prendere in considerazione lo sviluppo di infrastutture che offrano la capacità di sviluppare app native, ibride e web app usando lo stesso codice base”.
Oltre a prevedere il boom delle applicazioni ibride, gli analisti di Gartner hanno elaborato altre due previsioni, sempre relative a mobilità e imprese.
La prima riguarda Apple. Secondo i ricercatori entro il 2014 la Mela sarà considerata in tutto e per tutto un’azienda IT come lo è oggi la Microsoft. “Sebbene gli iPhone e gli iPad del gruppo fondato da Steve Jobs siano già accettati dalle imprese IT come lo sono i prodotti del colosso di Bill Gates – dice David Mitchell Smith, vicepresidente di Gartner – i sistemi Mac di Apple per laptop, notebook e desktop restano comunemente non accettati nel mondo dell’Information Technology. Ma andando avanti – sostiene – la Mela continuerà a beneficiare della consumerizzazione e a puntare all’evoluzione dei Mac dando loro più caratteristiche iOs, cosa che contribuirà all’accettazione di Apple nel comparto IT”.