Secondo i dati diffusi dall’Istat, l’industria italiana delle tecnologie – Elettrotecnica ed Elettronica – rappresentata da Confindustria Anie ha mostrato a novembre 2012 un andamento negativo nei dati di produzione industriale. A novembre 2012, nel confronto con lo stesso mese del 2011, l’Elettrotecnica ha sperimentato un calo della produzione industriale del 10,5%; l’Elettronica del 4,9% (-7,6% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale). Lo rende noto l’ultimo rilevamento di Confindustria Anie, secondo cui nel confronto congiunturale le due macro-aree registrano andamenti disallineati. A novembre 2012, nel confronto con ottobre 2012, l’Elettrotecnica ha mostrato una flessione dei livelli di attività industriale del 2,1%. L’Elettronica ha, invece, evidenziato un sostanziale stabilità (-1% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale).
Nella media dei primi undici mesi del 2012, nel confronto con il medesimo periodo dell’anno precedente, l’Elettrotecnica ha registrato un risultato cumulato annuo negativo del 10,3%; l’Elettronica del 3,2% (-6,9% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale).
“I dati di produzione dell’Istat di novembre 2012 confermano il trend negativo che purtroppo ha caratterizzato l’ultimo anno – ha detto Claudio Andrea Gemme, presidente di Anie Confindustria – Anche il 2013 si preannuncia come un anno critico per l’elettrotecnica e l’elettronica italiane, poiché non vi sono indicazioni di riavvio della domanda nel mercato interno e permane il rallentamento sul fronte estero”.
“La durata e l’ampiezza della crisi – ha proseguito il presidente Anie – sta colpendo al cuore l’industria italiana, che per sopravvivere deve tornare ad essere al centro dell’agenda politica di ogni schieramento, soprattutto in questa delicata fase di elaborazione dei programmi elettorali”.
“Anie Confindustria da parte sua – ha concluso il presidente Gemme – è quotidianamente impegnata a sostenere le proprie aziende sia in Italia che all’estero, anche con tavoli di settore come quello sulla microelettronica approvato dal Commissario europeo Tajani ed è pronta a dare il suo contributo per il manifesto di proposte per una nuova politica industriale già auspicato dal presidente Squinzi“.