Ibm annuncia il rilascio dei suoi modelli “Granite 3.0” e segna un cambiamento significativo nella strategia rispetto ai suoi principali concorrenti. A differenza di Microsoft, che adotta un approccio commerciale più tradizionale facendo pagare l’accesso ai propri modelli, Ibm sceglie di rendere i suoi modelli open-source. La mossa è in linea con l’impegno dell’azienda per la trasparenza e l’innovazione, per agevolare lo sviluppo e la personalizzazione degli strumenti di intelligenza artificiale.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
GenAI a misura di aziende: Ibm lancia la sfida a Microsoft & co
I modelli “Granite 3.0” saranno resi open-source, una strategia completamente diversa da quella dei competitor. E mentre la maggior parte dei language model si basa su dati pubblici, la piattaforma di Big Blue usa i dati aziendali per ottenere prestazioni in linea con il business. Forte focus sulla cybersecurity

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