Via a un accordo strategico per supportare le imprese nello sviluppo e nella messa in produzione di applicazioni basate sull’intelligenza artificiale generativa. I firmatari del protocollo d’intesa sono Fastweb + Vodafone e Cineca, che puntano a costruire un framework che permetterà alle aziende e agli enti di ricerca di passare con continuità dalla fase di test e sperimentazione, gestita con Cineca, a quella operativa, sfruttando le infrastrutture di calcolo avanzate e le soluzioni cloud ad alte prestazioni garantite dal supercomputer NeXXt AI Factory di Fastweb + Vodafone.
Cosa prevede la collaborazione
In particolare, la partnership prevede che Cineca, grazie alla disponibilità dell’infrastruttura di Fastweb + Vodafone, coinvolga in un modello virtuoso di filiera i soggetti che, superata la fase di ricerca e sviluppo, necessitano di architetture scalabili e performanti per portare le proprie applicazioni AI a livello produttivo.
Fastweb + Vodafone metterà quindi a disposizione la propria piattaforma tecnologica e il supercomputer NeXXt AI Factory, ovvero l’Nvidia Dgx con 248 Gpu H100, un’infrastruttura in grado di gestire l’addestramento e l’implementazione di modelli Gen AI su larga scala. Facendo leva su una rete proprietaria di ultima generazione, su servizi cloud resilienti e sicuri, nonché sulla presenza di infrastrutture di cybersecurity avanzate come il Noc (Network Operations Center) e il Soc (Security Operations Center), Fastweb + Vodafone si pone del resto come partner strategico per tutte le realtà che vogliono scalare i propri progetti di AI con efficienza e sicurezza.
“L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando ogni settore e Fastweb + Vodafone è impegnata a fornire le migliori tecnologie per accelerare questa trasformazione”, spiega il ceo Walter Renna. “Grazie a questa collaborazione con Cineca, le aziende – incluse le pmi – potranno contare su un percorso fluido e sicuro per trasformare i propri progetti AI in soluzioni operative di successo”.
Francesco Ubertini, presidente di Cineca, aggiunge che “la strategia europea sull’intelligenza artificiale vuole promuovere la creazione di filiere che vadano dallo sviluppo di nuove soluzioni fino alle applicazioni finali. La collaborazione tra Cineca e Fastweb + Vodafone si sviluppa esattamente con tali obiettivi: confido che possa rivelarsi preziosa per rafforzare l’innovazione e la competitività del nostro Paese”.
Un’intelligenza artificiale compliant e quindi etica
L’iniziativa si inserisce nella più ampia strategia di Fastweb + Vodafone per lo sviluppo dell’AI e della trasformazione digitale, che ha l’obiettivo di fornire alle imprese italiane strumenti concreti per innovare in un contesto tecnologico sicuro, scalabile ed efficiente.
Lungo questo percorso è necessario naturalmente affrontare anche il tema della conformità, e proprio all’inizio di febbraio Fastweb + Vodafone ha annunciato che la sua tecnologia risulta compliant con l’AI Act.
La società ha infatti incaricato E-Lex, studio legale specializzato in materia di protezione dei dati personali e diritto delle nuove tecnologie, di effettuare un’analisi indipendente sulle attività svolte per lo sviluppo e il training del proprio modello di intelligenza artificiale generativa Miia, al fine di verificarne la conformità rispetto alle principali normative vigenti e applicabili, tra cui appunto il nuovo Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, il Gdpr e la normativa in materia di proprietà intellettuale.
L’analisi, condotta nei mesi scorsi, ha esaminato il progetto in tutte le fasi finora svolte, concentrandosi sul processo seguito per il reperimento delle fonti di addestramento, la pulizia delle stesse da eventuali bias, l’addestramento e il fine tuning prima della messa in commercio, valutandone la conformità rispetto a sei aree tematiche chiave.
Per ciascuna di esse, sono state analizzate le disposizioni normative nazionali ed europee applicabili e formulate raccomandazioni per garantire il massimo allineamento agli standard di settore nelle successive fasi del progetto, quali la messa in commercio o l’integrazione in sistemi di AI per l’uso da parte di clienti finali.
La mossa, sottolinea il gruppo, conferma “l’impegno per assicurare lo sviluppo e l’uso di un’intelligenza artificiale umano-centrica, etica, sicura e conforme alle normative”.