Nel punto di incontro tra il marketing e l’innovazione si sta verificando un paradosso: se da una parte il 90% delle aziende prevede di investire nel 2025 in applicazioni di intelligenza artificiale generativa per il settore, dall’altra il 90% dei Chief marketing officer afferma di non capire fino in fondo quale possa essere il potenziale impatto della GenAI sulla propria attività e sui processi aziendali. E’ quanto emerge dallo studio globale “Marketers and GenAI: Diving Into the Shallow End”, realizzato da Sas in collaborazione con Coleman Parkes Research. A causa di questa discrepanza potrebbe verificarsi una sorta di cortocircuito, che finirebbe per ostacolare l’adozione futura di usi più sofisticati della GenAI utili ad esempio a generare maggiori efficienze organizzative, una duratura efficacia di marketing duratura e – di conseguenza – un vantaggio competitivo sostenuto.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
GenAI, il paradosso dei paradossi: i responsabili marketing ostacolano il progresso aziendale
Il 46% dei Chief Marketing Officer non è in grado di dimostrare il ritorno sugli investimenti. E il 90% non ha idea degli impatti sui processi aziendali. È quanto emerge da uno studio Sas-Coleman Parkers Research. Chase: “Deludente che la mancanza di comprensione da parte dei Cmo e del senior management stia impedendo alle organizzazioni di sfruttare appieno il potenziale della tecnologia”
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