Deloitte inaugura un Competence Center dedicato all’intelligenza artificiale generativa. La nuova struttura è guidata da Lorenzo Cerulli, GenAI Deloitte Central Mediterranean Leader, e conta oltre cento esperti della tecnologia, a cui, nei prossimi tre anni, si aggiungeranno circa 500 nuove risorse, con competenze sempre in ambito GenAI.
Alla ricerca di applicazioni pratiche che superino le ipotesi progettuali
“La crescente disponibilità di potenza di calcolo a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, resa possibile grazie alle nuove architetture specializzate nell’accelerare il training e l’evoluzione dei modelli di AI generativa, sta determinando enormi progressi nella tecnologia. Questo processo sta portando le aziende di tutti i settori a ripensare radicalmente i propri prodotti e modelli di business sfruttando le potenzialità che l’AI generativa può offrire”, dice Cerulli. “Il rapido avanzamento dell’AI generativa ha sbloccato una serie di nuove applicazioni di mercato capaci, tra l’altro, di garantire un enorme crescita della produttività, di accelerare l’ideazione di nuovi prodotti, di trasformare la relazione con il cliente. Deloitte è impegnata ad aiutare i propri clienti a cogliere queste nuove opportunità. È un contesto in continua evoluzione e spesso le aziende ne capiscono la potenzialità ma fanno fatica a calarla nel loro modello di business e a trovare applicazioni pratiche che vadano al di là di ipotesi progettuali. Il Competence Center di Deloitte dedicato all’AI generativa fornirà ai clienti la propria consulenza nell’affrontare gli impatti trasformativi di questa tecnologia dirompente e li aiuterà a pianificare, costruire, implementare e rendere operative soluzioni basate sui principali Foundation Model”.
La strategia di Deloitte sul fronte dell’AI
Deloitte inoltre introdurrà entro il 2024 due centri GenAI specializzati per supportare i clienti nell’accelerare l’adozione della tecnologia GenAI. Due spazi fisici che fungeranno da ponte tra i clienti e gli esperti di Deloitte, consentendo loro di sfruttare le partnership strategiche. Le aziende clienti potranno toccare con mano le soluzioni create da Deloitte per la loro Industry, accedendo alle ultime novità nel campo della GenAI, con la possibilità di co-creare soluzioni su misura, lavorando con i consulenti di Deloitte ed accedere a una formazione specializzata per massimizzare gli impatti trasformativi di questa tecnologia rivoluzionaria.
Per far fronte all’aumento di domanda di servizi legati alla GenAI, Deloitte prevede poi di aumentare significativamente il numero di esperti specializzati attraverso un piano di assunzioni che ha l’obiettivo di reclutare, come detto oltre 500 professionisti qualificati nei prossimi tre anni. In aggiunta a questo, la previsione è quella di erogare oltre 350 mila ore di formazione su GenAI, abilitando tutti i 17mila dipendenti del network Dcm (Italia, Grecia, Malta) all’accesso a un ampio ventaglio di corsi, workshop, risorse e strumenti dedicati.
Per rafforzare ulteriormente il proprio know-how, infine, Deloitte sta avviando collaborazioni strategiche con istituti accademici e centri di ricerca leader nel campo dell’intelligenza artificiale generativa. Queste partnership sono facilitate dall’AI Institute, il punto di riferimento global sull’AI di Deloitte, che mette in contatto Deloitte con start-up innovative, team internazionali di ricerca e sviluppo, e tecnologie all’avanguardia. Queste collaborazioni permettono di promuovere approcci, metodologie e tecnologie all’avanguardia per i clienti, facilitando lo scambio di conoscenze, l’accesso a risorse aggiornate e la partecipazione a progetti di ricerca avanzata.
“L’intelligenza artificiale generativa è un’innovazione con potenzialità straordinarie ed è destinata a impattare trasversalmente le aziende di ogni settore”, chiosa Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Central Mediterranean. “Per questo Deloitte ha deciso di investire con decisione sull’AI, puntando sulle competenze e sul know-how necessari ad accompagnare le imprese in questa trasformazione. Si tratta di una grande sfida non solo per le aziende, ma per l’intero sistema Paese: in un contesto internazionale in cui l’innovazione tecnologica gioca un ruolo sempre più rilevante, presidiare questa frontiera significa contribuire alla competitività e alla crescita dell’Italia nel lungo periodo”.