IL BILANCIO

Generali al fianco delle comunità svantaggiate: 100 startup per 700 rifugiati

Oltre 30mila le persone coinvolte nell’iniziativa The Human Safety Net attiva in 21 Paesi. Galateri di Genola: “Liberiamo il potenziale umano dei più deboli”

Pubblicato il 06 Lug 2020

Families_reading since early age (Italy) PH CREDIT Daniele Braida

Sono 30mila le persone coinvolte e ammontano a 1 milione di euro le risorse erogate da The Human Safety Net. Emerge dal primo “bilancio” presentato dalla fondazione lanciata 2 anni fa da Generali e attiva in 21 Paesi nel mondo, che punta a raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile contribuendo all’abbattimento del digital divide nel mondo no profit e favorendo la nascita di startup fra le comunità svantaggiate.

Nel primo “bilancio” dei 2 anni di attività la Fondazione registra di aver avviato partnership con 46 Ong e imprese sociali che lavorano in rete per amplificare l’impatto di ciascuna. A fine 2019, The Human Safety Net ha coinvolto oltre 30mila persone, raggiungendo 20mila bambini in età 0-6 anni e 10mila genitori, e formando quasi 700 rifugiati che hanno creato oltre 100 startup.

Il lavoro a favore delle Ong

Attivate iniziative straordinarie per oltre 1 milione di euro a livello globale, destinate sia per le necessità più immediate per la crisi Covid-19 (forniture di kit salute, mascherine, pc e tablet) che per l’investimento in soluzioni digitali (come piattaforme online e app) che permetteranno alle Ong – si legge in una nota – “di accompagnare famiglie e rifugiati durante e dopo la crisi, offrire opportunità di apprendimento, permettere l’accesso ai servizi essenziali e limitare l’isolamento sociale delle persone più vulnerabili”.

The Human Safety Net integra i punti di forza delle organizzazioni non governative e del settore privato. L’iniziativa è finalizzata all’impatto sociale, grazie ad una metodologia condivisa per l’implementazione dei programmi e un modello comune per la misurazione dei risultati. Come parte integrante degli obiettivi più ampi in tema di sostenibilità, Generali punta ad  aumentare l’impatto di questo movimento di persone che aiutano persone coinvolgendo le risorse e le capacità di dipendenti, agenti, le reti distributive e i clienti. Nel 2019, i dipendenti e gli agenti di Generali hanno dedicato 20mila ore al volontariato aziendale con The Human Safety Net.

“The Human Safety Net è parte del nostro impegno attivo nei confronti della società – dicono il presidente di Assicurazioni Generali, Gabriele Galateri di Genola, e il Group Ceo, Philippe Donnet –. Essa affronta alcune grandi sfide sociali del nostro tempo e rappresenta uno dei contributi chiave di Generali per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. La pandemia da Covid–19 ha accentuato le disuguaglianze e ha reso più vulnerabili larghi strati della popolazione: mai come in questo periodo i progetti di The Human Safety Net diventano rilevanti per liberare il potenziale umano dei più deboli e per rafforzare le comunità in cui il Gruppo opera. Alle attività di The Human Safety Net si affiancano le altre iniziative di Generali per fronteggiare l’emergenza del Covid–19, a partire dal Fondo Straordinario Internazionale lanciato a marzo”.

Motore dell’iniziativa è la Fondazione Generali The Human Safety Net onlus, istituita nel 2017 per affiancare le business unit del Gruppo nel coordinamento dei programmi e delle attività nei Paesi dove The Human Safety Net opera. Nel 2019, il contributo da parte della Fondazione e delle business unit in The Human Safety Net è stato pari a 6,3 milioni di euro.

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