Antonello Giacomelli confermato sottosegretario del Mise con delega alla Comunicazioni. Il via libera al rinnovo dell’incarico è arrivato stamattina durate il Consiglio del ministri, convocato anche per l’approvazione del decreto Milleproroghe. Conferma anche per la viceministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova, impegnata in questi giorni e soprattutto in queste ore con la vertenza Almaviva e già sottosegretario al ministero del Lavoro durante il Governo Renzi, e per gli altri due sottosegretari Antonio Gentile e Ivan Scalfarotto.
Giacomelli continuerà dunque con il nuovo esecutivo guidato da Paolo Gentiloni il lavoro iniziato al Mise a febbraio 2014, con la prima nomina da parte del Governo Renzi. Più di mille giorni di telecomunicazioni impegnati su diversi fronti, dalla gestione dello spettro delle frequenze alla Rai, passando per la banda ultralarga, l’audiovisivo e le attività internazionali.
Di particolare rilievo diversi progetti portati avanti in oltre 3 anni, tra cui l’assegnazione delle nuove frequenze coordinate agli enti locali, l’accelerazione impressa alla partita sulla banda 700Mhz con l’avvio dei negoziati con i paesi confinanti e le diverse misure che hanno riguardato la Rai (la riforma del canone, quella della governance e la consultazione Cambierai). Altrettanto importante e delicato l’avvio del Piano per la banda ultralarga con gli accordi Stato-Regioni sulle aree bianche e iniziative collaterali, come la nascita del Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture e il protocollo Mise-Miur per il cablaggio delle scuole. Tutto accompagnato da un impegno internazionale, particolarmente intenso durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue da luglio a dicembre 2014.
Vicesindaco di Prato dal 1999 al giugno 2004, il sottosegretario si è occupato in passato soprattutto della riforma dei servizi pubblici locali dei Comuni del Consiag. Nel febbraio del 2004 è diventato coordinatore regionale della Margherita ed è diventato uno dei leader toscani dell’Ulivo. Sempre nel 2004 è stato eletto alla Camera dei deputati alle suppletive per il collegio di Scandicci ed è diventato membro della commissione VI (Finanze).
Due anni dopo viene confermato parlamentare per l’Ulivo alle politiche ed entra a far parte della IV commissione (difesa). Diventa inoltre responsabile del dipartimento Enti Locali della Margherita nazionale. Con la nascita del Partito Democratico è diventato membro dell’esecutivo nazionale, capo della segreteria politica di Dario Franceschini e, insieme a Goffredo Bettini, Andrea Orlando e Vinicio Peluffo componente del coordinamento che guida la fase costituente del Pd a livello nazionale. Viene nuovamente eletto nella lista toscana per la Camera alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008 e nella successiva tornata elettorale del 2013, sempre alla Camera dei Deputati.
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