Sulla web tax le prospettive di arrivare a un accordo globale “sono ora migliori” con la nuova amministrazione Biden in Usa, ma se non si riesce “entro i primi sei mesi di quest’anno a raggiungere almeno dal punto di vista politico un’intesa globale, la Commissione Ue e i governi europei si sono impegnati a presentare una nostra proposta europea“. Lo ha affermato il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo alle domande in audizione sul Recovery plan davanti alle commissioni Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato.
Sulla tassa sui servizi digitali, Gentiloni ha chiarito che si lavora in due direzioni: da una parte si cerca un accordo globale, e in questo la presidenza italiana del G20 può essere molto importante. Dall’altro, se mancherà entro metà anno questo accordo l’Europa non esiterà a andare avanti da sola con la sua proposta.
Il ruolo della presidenza italiana del G20
La digital tax e il Recovery plan sono due discorsi che si intrecciano. Gentiloni ha sottolineato “la necessità di costruire per l’Ue la possibilità di ripagare il debito comune”, che va saldato dal 2026 al 2056. “Dobbiamo creare risorse comuni e dentro questo lavoro c’è certamente quello per una tassa digitale. Sta procedendo su due binari paralleli. Il binario principale e ideale è quello di raggiungere un accordo globale e in questo la presidenza italiana del G20 può svolgere un ruolo molto importante perché la discussione avviene nell’ambito dell’Ocse e sotto il cappello politico del G20″.
Le prospettive per raggiungere un accordo comune sono migliori oggi che nei mesi passati: l’accordo deve raggiungere la Commissione Digital tax e tassazione minima, ha proseguito Gentiloni. “Se non si riesce entro i primi sei mesi 2021 a raggiungere almeno dal punto di vista politica un’intesa, la Commissione e i Paesi Ue si sono impegnati a una propria proposta”.
Gli Usa hanno “sbloccato” la trattativa
“È stata molto importante la prima riunione, l’occasione nella quale la nuova segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha annunciato di aver ritirato la precedente proposta americana che aveva bloccato i lavori per raggiungere un accordo comune. Le prospettive ora sono buone per avere questo accordo comune”, ha ancora affermato Gentiloni.
A inizio febbraio il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha avuto un colloquio telefonico con la Segretaria al Tesoro degli Stati Uniti d’America Janet Yellen, che ha espresso “parole di apprezzamento per l’agenda della presidenza italiana del G20, sottolineandone la forte sintonia con le priorità dell’amministrazione Biden”.
“Entrambi i ministri hanno condiviso l’importanza di trovare una soluzione multilaterale al tema della tassazione digitale, che, come ha osservato il Ministro Gualtieri, è tra le priorità della presidenza italiana del G20″, spiega una nota del Mef.
Nella telefonata, in cui Gualtieri ha espresso “le più vive congratulazioni per la nomina e la conferma della Segretaria al Tesoro”, Yellen ha auspicato “di poter lavorare a stretto contatto” con la presidenza italiana sulla risposta alla pandemia, il sostegno all’economia, il contrasto alle diseguaglianze e ai cambiamenti climatici”.
Il ministro Gualtieri ha espresso “piena condivisione degli indirizzi di politica economica indicati dallamministrazione Biden sottolineando l’importanza dello slancio impresso al multilateralismo e a un rinnovato rapporto con l’Unione Europea”.
Una svolta rispetto alle relazioni tra l’ex amministrazione Trump e il governo italiano, soprattutto in tema di tassazione dei colossi del digitale.