CAPGEMINI

Gestione dei processi leva di risparmio per le aziende

Secondo un’indagine di Capgemini, nel 2013 il 59% delle aziende italiane aumenterà gli investimenti in soluzioni di Business process management

Pubblicato il 16 Mag 2012

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Gestione dei processi sempre più strategica per i top manager delle aziende in ottica di risparmio. Questo in sintesi il risultato di un’indagine condotta da Capgemini su un campione di mille senior business e responsabili IT, inclusi amministratori delegati e Cio. Le società a livello globale guardano al loro interno per migliorare i margini, l’efficienza e la produttività; particolarmente in questo periodo i dirigenti sono convinti che la gestione del processo aziendale, il cosiddetto Bpm (Business Process Management), sia funzionale al contenimento dei costi e contribuisca a mantenere elevati i margini. Più del 60% degli intervistati ritiene che il Bpm debba essere direttamente gestito dal consiglio d’amministrazione. Più della metà degli intervistati crede che il gruppo al quale appartiene darà grande enfasi al Bpm nel prossimo anno.

Tre quarti delle società (74%) hanno affermato che la gestione del processo incrementa la soddisfazione del personale, rende la forza-lavoro più serena e dinamica, aiuta a ridurre la duplicazione dei compiti e a migliorare l’organizzazione interna.

I risultati dell’indagine in Italia
Il 19% degli italiani intervistati dichiara che i processi aziendali delle loro società sono stati ottimizzati. La cifra sale al 23% per le aziende con più di 10.000 dipendenti. Queste cifre sono leggermente più alte della media internazionale. Quasi la metà delle società italiane (47%) ritiene che il livello di interesse nel Bpm, all’interno della loro azienda, aumenterà nel corso del prossimo anno. Il 59% degli intervistati italiani ha dichiarato che avrebbe aumentato gli investimenti per ottimizzare il rapporto costo-efficienza nel corso del prossimo anno. Quasi la metà (47%) degli intervistati italiani ha messo in conto di anticipare gli investimenti come reazione alle condizioni del mercato, mentre altrettanti intervistati (46%) hanno previsto di farlo in risposta ai cambiamenti legislativi.

Nel nord Italia sono soprattutto le imprese manifatturiere quelle interessate alle potenziali applicazioni del BPM sia per i processi di automazione e sia per incrementare la trasparenza dei processi e il monitoraggio degli indicatori di perfomance, i KPI. Si registra un notevole interesse nei confronti della compliance e del miglioramento dell’interazione con i clienti tra le società di servizi finanziari. Anche le società di telecomunicazioni, spesso con base nel centro Italia, dimostrano un interesse crescente verso i benefici che si possono ottenere attraverso il Bpm. Per contro, l’interesse per il Bpm nel settore pubblico è poco sviluppato a causa dei vincoli di bilancio. Un fattore che scoraggia l’effettiva adozione del concetto di BPM in Italia è la diffusa percezione che la gestione del processo aziendale sia un argomento che riguarda l’Information Technology.

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