INNOVAZIONE

Gig economy, si apre l’era delle piattaforme cooperative. Freelancer in prima linea

In Europa sono oltre 100mila i professionisti che lavorano a modelli alternativi di organizzazione in grado di rispondere alle esigenze di flessibilità della committenza ma anche di tutela dei diritti. L’appello della community italiana Doc Servizi: “Serve una normativa Ue per la regolamentazione del lavoro autogestito”

Pubblicato il 15 Mag 2019

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Una normativa europea per la regolamentazione del lavoro cooperativo autogestito che garantisca standard elevati di trasparenza e partecipazione attiva, armonizzati in tutta Europa. Secondo i dati di Eurostat, riferiti al 2015, del totale occupati in Europa il 15,8% è un freelance. Per l’Italia la percentuale sale a 23,8%, con 3,6 milioni. Secondo una recente indagine della Freelancers Union – no profit americana – la maggioranza dei lavoratori statunitensi sarà freelance entro il 2027.

Un fenomeno quello del platform cooperativism in crescita. Doc Servizi, la piattaforma cooperativa di professionisti più grande d’Italia, ai candidati alle elezioni europee del 26 maggio.

“In Francia, in Belgio e in Italia già oltre 100.000 professionisti stanno lavorando in modelli alternativi di organizzazione del lavoro, che sono in grado di rispondere alla flessibilità e multicommittenza che richiede il mercato e nel contempo di garantire loro le protezioni e tutele tipiche del lavoro – spiega il presidente Demetrio Chiappa – Altri professionisti si stanno attivando in Regno Unito, Spagna, Svizzera, Germania e Repubblica Ceca per sviluppare modelli di organizzazione simili”.

Mentre i paesi europei faticano ad inquadrare e tutelare le nuove forme di lavoro “le piattaforme cooperative di autogestione, in cui i lavoratori stessi sono proprietari – evidenzia Chiappa – sono un modello innovativo che, a differenza delle piattaforme della gig economy, modellano l’algoritmo attorno alla persona e le sue esigenze. I lavoratori non sono più frammentati sul mercato del lavoro, isolati, ma uniti in cooperativa e in una community che li supporta nella ricerca del lavoro e nella crescita dei progetti”.

Per presidente Doc Servizi “in Italia la legislazione delle cooperative è datata ed è urgente attivarsi a livello europeo per scrivere una normativa che supporti il modello delle piattaforme cooperative di autogestione offrendo una soluzione a tutti i lavoratori nell’Unione europea che oggi fanno esperienza di attività discontinue e di multi committenza”, come i rider e i freelance”.

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