SCENARI

Gigabit society, infrastrutture e regole a prova di futuro: l’Italia è sulla strada giusta?

Reti performanti, condizioni regolatorie in grado di incentivare gli investimenti, sviluppo dei contenuti: gli ingredienti per allineare il Paese alla digital transformation tenendo la barra in un momento di scosse per il mercato Tlc e media. Uno studio IT Media Consulting e Luiss Dream accende il dibattito

Pubblicato il 17 Apr 2018

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Infrastrutture a prova di futuro per la Gigabit Society. Condizioni regolatorie in grado di spingere gli investimenti. E capitale umano all’altezza della svolta digital. Nel pieno della tempesta Tim e dei colpi di scena sul fronte media (Sky, Mediaset, Netflix) una tavola rotonda romana ha fatto il punto sulle “barre” necessarie al Paese per mantenere la rotta in vista dell’ingresso nella nuova èra: incontro – ieri a Villa Blanc a Roma – ha riunito esperti e aziende a partire dalla presentazione dello studio Migliore-regolazione-per-la-Gigabit-Society.-Tecnologie-abilitanti-evoluzione-dei-servizi-e-best-option-infrastrutturali” curato dal dipartimento Luiss Dream e da IT Media Consulting.

Infrastrutture e tecnologie abilitanti i servizi innovativi della Gigabit Society, caratteristiche delle reti  a prova di futuro, ruolo della regolamentazione per favorire la digital economy e il 5G: queste le domande al centro del convegno. Paolo Boccardelli, dean della Luiss Business School, ha introdotto i lavori evidenziando che, oltre alle necessarie infrastrutture ultrabroadband, la piena attuazione della trasformazione digitale risiede nella presenza di capitale umano con il giusto mindset, nell’offerta elevata di servizi innovativi e nella presenza di un ambiente di business e regolatorio favorevole all’innovazione.

Augusto Preta, ceo di IT Media Consulting, e Francesco Graziadei, professore Diritto Industriale e delle comunicazioni, hanno presentato i principali risultati del suddetto studio relativi alla necessità di un’infrastruttura in fibra ottica il più possibile profonda, ovvero di tipo Ftth, e diffusa sul territorio quale “sistema nervoso” delle telecomunicazioni del presente e soprattutto del futuro anche in ottica 5G.

L’accelerazione registrata dall’Italia sul fronte delle infrastrutture digitali la base degli interventi degli esponenti politici, aziendali e istituzionali. Per la deputata FI Deborah Bergamini la digital transformation, trainata dai contenuti video, rappresenta un’opportunità straordinaria per il nostro Paese ma anche un rischio colossale se non affrontata in modo appropriato e con competenze adeguate in Parlamento.

Filippo Arena, Capo di Gabinetto Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha presentato brevemente il percorso che ha portato a definire la strategia Bul evidenziandone i progressi compiuti negli ultimi anni.

Secondo Romano Righetti Direttore External Affairs Vodafone Italia, “siamo in un nuovo ecosistema dove la tecnologia digitale rappresenta il fattore abilitante per nuovi servizi, l’attenzione ad una sempre migliore customer experience guida e guiderà le scelte di investimento degli operatori e l’evoluzione dell’offerta di connettività dovrà garantire prestazioni di livello qualitativo sempre più alto”.

Laura Castelli, deputata M5S, si è soffermata sul tema delle competenze, la cui inadeguatezza specie nella Pubblica Amministrazione, costuituisce un freno al pieno sviluppo della trasformazione digitale e all’utilizzo delle risorse ad essa assegnate nell’ambito dell’Agenda Digitale.

Per Riccardo Capecchi, Segretario Generale Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la parola chiave del nuovo ecosistema digitale è la velocità specie nel mondo, completamente rivoluzionato dal passaggio dal broadcast al broadband, dei contenuti. Inoltre, sarà sempre più importanteanche garantire la tutela degli utenti a cominciare dal tema della net neutrality.

Secondo senatrice Lega Nord Anna Cinzia Bonfrisco serve alimentare un “approccio culturale prima che tecnologico”: quindi importante è decisivo l’impegno dello Stato sia lato infrastrutture che lato competenze.

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