Nel 2008 i giochi d'azzardo online in Europa hanno registrato
una raccolta di 6 miliardi di euro, un valore destinato a
raddoppiare, toccando così quota 12 miliardi di euro, nel 2013. La
stima è della Commissione europea che ha invitato le parti
interessate a partecipare ad una consultazione pubblica per
valutare le possibilità di coesistenza di modelli normativi molto
diversi tra loro nel mercato interno dell'Ue.
“Il mercato continua a crescere, ma la sua espansione – ha
sottolineato il commissario Ue al mercato interno Michel Barnier –
deve andare di pari passo con la volontà di proteggere le persone,
soprattutto i minori, e di vigilare perché l'offerta di questo
tipo di servizi sia sana e ben regolamentata”. Oggi infatti i
quadri giuridici nazionali di riferimento per questi giochi variano
molto da un Paese Ue all'altro: vengono imposte regole
differenti per quanto riguarda l'attribuzione delle licenze, i
servizi online connessi, i pagamenti, gli obiettivi di interesse
pubblico e la lotta contro la frode.
Bruxelles punta il dito in particolare contro il mercato illegale.
Si stima che nel mondo – sottolinea la Commissione in un Libro
verde – per ogni sito con licenza ne esistano più di cinque senza
autorizzazione. “Attualmente – spiega la Ue – è accessibile
per i consumatori un mercato transnazionale illecito sia per la
tolleranza di fatto, sia per l'assenza di controlli efficaci
dell'applicazione delle regole”. Per questo, rileva
l'esecutivo Ue, la consultazione è volta a valutare meglio i
sistemi di controllo e la cooperazione tra gli Stati.
Tramite la consultazione la Commissione invita le parti in causa a
trasmettere i loro pareri e intende raccogliere informazioni e dati
dettagliati su aspetti essenziali, quali l'organizzazione dei
servizi di gioco e il controllo del rispetto della normativa
applicabile, la tutela dei consumatori e altri aspetti pertinenti
di politica pubblica, oltre alle comunicazioni commerciali e ai
servizi di pagamento.
Sulla base dei contributi alla consultazione, che potranno essere
trasmessi fino al 31 luglio 2011, si valuterà la necessità e la
forma di eventuali interventi dell'Ue in materia.
Intanto il Web cambia anche il profilo del giocatore d’azzardo.
"Il gioco d'azzardo attuale è sempre più lontano
dall'immagine di una persona seduta per ore davanti a una
macchinetta da videopoker – spiega Alex Blaszczynski, docente di
psicologia all'Università di Sydney – Mentre abbiamo ancora a
che fare con questi pazienti stiamo vedendo che i giovani, in
particolare, praticano sempre più spesso e hanno sempre più
difficoltà a controllare le scommesse sportive, molto spesso
effettuate tramite internet. Guardando ai numeri da noi registrati
abbiamo circa un 70% di incremento di pazienti da scommesse
sportive tra il biennio 2008-2009 e il 2010-2011".
Con la navigazione internet ad alta velocità e le connessioni
senza fili attraverso gli smartphone si può letteralmente giocare
sempre e ovunque, sottolinea Christopher Hunt, psicologo
dell'Università di Sydney: "Tutto questo rende più
facile giocare e aumentare il rischio di diventare dipendenti dal
gioco d'azzardo. Molti giovani perdono ingenti somme di denaro
a causa delle scommesse sportive su internet. Si può letteralmente
perdere una fortuna senza nemmeno dover uscire di casa".