Il gioco online sta vivendo in Italia una crescita costante e progressiva, che ha portato il settore nel 2016 a un incremento del 25% rispetto all’anno precedente, e a un aumento di spesa che ha portato il mercato dei giochi online regolamentati con vincita in denaro a un valore complessivo di 1,03 miliardi di euro. Sono i dati che emergono dall’osservatorio Gioco Online del politecnico di Milano, promosso congiuntamente con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) e Sogei, la società in house di Ict del Ministero dell’Economia e delle Finanze, partner tecnologico dell’Agenzia nel comparto del gioco.
A spiegare la crescita è soprattutto il contrasto al gioco irregolare, grazie anche alla “regolamentazione dinamica” che di anno in anno ha gettato e rafforzato le basi per lo sviluppo del settore. In questo contesto rientra la creazione di una lista nera di 6mila siti web “.com” inibiti, la moral suasion che ha portato i principali fornitori internazionali di software di gioco online a negare i propri servizi agli operatori che agiscono sul mercato italiano senza una regolare concessione e a un adeguamento della tassazione ai principali mercati europei regolati, con l’obiettivo di rendere il circuito legale italiano più concorrenziale rispetto agli operatori non soggetti a imposizione fiscale.
“Negli ultimi anni l’introduzione e il riconoscimento normativo di nuove tipologie di gioco hanno permesso di ampliare in modo graduale il perimetro del mercato legale fino a raggiungere un’offerta di gioco attrattiva e in linea con quanto disponibile all’estero e il passaggio per i principali giochi da uno schema impositivo basato sulla Raccolta a uno basato sulla Spesa ha permesso di migliorare la competitività del circuito legale italiano rispetto agli operatori illegali – afferma Marco Planzi, Direttore dell’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano – In un quadro complessivo di dinamismo sia dal punto di vista della regolamentazione e del controllo sia dal punto di vista dell’offerta, il mercato del Gioco Online in Italia ha conosciuto un’espansione di quasi tutte le sue componenti. L’incremento della Spesa è il frutto di dinamiche contrapposte all’interno delle singole categorie di gioco: si consolidano i trend di crescita dei Casinò Games (+35%) e delle Scommesse Sportive (+31%) e di calo del Poker (-5%). Inoltre è importante evidenziare la costante attenzione verso meccanismi di tutela dei giocatori, uno dei principali aspetti che ha permesso di orientare il circuito legale del Gioco Online fin dalla nascita verso la prevenzione dei rischi legati al gioco d’azzardo patologico”.
Nel dettaglio, tre categorie principali rappresentano il 90% del mercato italiano: i Casinò Games (+35% nel 2016) con una spesa che ha raggiunto i 441 milioni di euro (pari al 43% del mercato complessivo), le Scommesse Sportive (+31%) che oggi valgono 350 milioni di euro (pari al 34% del mercato complessivo), e il Poker, che però vive un trand calante, con un -5%, a 138 milioni di euro (pari al 13% del mercato complessivo).
Il restante 10%, pari a 97 milioni di euro, è generato dall’insieme “Altri Giochi” che comprende tra gli altri Bingo, Lotto, Scommesse Virtuali, un cluster in crescita del 20% rispetto agli 81 milioni del 2015.
“L’ampliamento e il miglioramento dell’offerta dei concessionari italiani, insieme all’evoluzione tecnologica, delle infrastrutture e della cultura digitale dei consumatori, hanno agevolato anche nel 2016 la crescita del mercato per smartphone e tablet – spiega Samuele Fraternali, Ricercatore Senior dell’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano – In termini di Spesa, il gioco su Mobile raggiunge nel 2016 i 233 milioni di euro, in crescita del 50%. Il tasso di penetrazione sul mercato sale al 23%, rispetto al 19% del 2015. L’84% della Spesa è generata su Smartphone, divenuto ormai il principale canale di gioco mobile: nel 2013 l’incidenza di tale device era pari al 57%”.
“Rispetto al 2015 il gettito erariale è cresciuto del 21%, con un tasso inferiore rispetto alla crescita della Spesa su cui però influisce il passaggio alla tassazione sul margine per Scommesse Sportive e Skill Games a Torneo – aggiunge Daria Petralia, Dirigente responsabile del gioco a distanza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Area Monopoli – Per il 2017 l’azione sarà orientata alla tracciatura dell’intera filiera di gioco e all’aggiornamento del protocollo di comunicazione, al fine di tracciare i flussi di gioco su Smartphone e Tablet. Sarà inoltre predisposto un bando per l’affidamento di 120 nuove concessioni per il gioco a distanza, che dovrebbe suscitare l’interesse di altri operatori internazionali ancora non presenti sul mercato italiano”.
Quanto all’identikit dei giocatori italiani, nel 2016 hanno effettuato almeno una giocata 1,79 milioni di persone, in crescita del 15% rispetto agli 1,56 milioni dell’anno precedente. In media un giocatore spende 48 euro al mese in Gioco Online e gioca saltuariamente: la maggior parte (83%) è uomo (le donne, in leggero aumento, si concentrano in particolari giochi come il Bingo), risiede al Centro-Sud (69%) e ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni (53%).