Per migliorare il benessere dei cittadini le istituzioni hanno bisogno di dati misurabili e verificabili, sui quali tarare al meglio i propri interventi. A sostenerlo nel suo intervento all’Oecd World Forum on weel-being è Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze: “A mio avviso – spiega Giorgetti – siamo a un punto di svolta per capire come introdurre innovazioni nella raccolta dei dati e come collegare meglio dati e analisi per comprendere gli impatti reali delle politiche sulla vita delle persone“.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
Per chi ha la reponsabilità di elaborare le politiche per il benessere, afferma il ministro, pur rimanendo il principio che “non esiste una soluzione unica per tutti”, sarebbe importante “concordare alcuni principi generali”. Quanto alle tecnologie, “Durante il Forum, i relatori hanno evidenziato come i progressi digitali trasformativi come l’intelligenza artificiale possano essere sfruttati per migliorare la vita e il benessere – afferma il ministro – pur essendo consapevoli dei rischi associati che vanno dall’approfondimento delle disuguaglianze alle preoccupazioni ambientali, nonché alle questioni relative alla privacy e alla fiducia“.
Rischi e opportunità dell’AI
“I ministri delle Finanze del G7 e i governatori delle Banche centrali – spiega ancora Giorgetti – hanno discusso dell’impatto dell’IA sull’economia e sul settore finanziario, sottolineandone il potenziale economico e l’impatto sulla produttività, monitorando al contempo i potenziali rischi di divergenze economiche, emarginazione della forza lavoro non qualificata e instabilità finanziaria”.
Il ruolo del benessere per la politica
“Il benessere costituisce un approccio sempre più centrale per le politiche che mirano a migliorare la vita delle persone e della società nel suo complesso“, sostiene Giorgetti, che individua due aree critiche sulle quali è importante adottare un approccio basato sul benessere. Parliamo della “valutazione dell’impatto dell’intelligenza artificiale e del cambiamento climatico e delle politiche correlate”, argomenti che – fa notare il ministro – sono stati sono stati tra quelli in cima all’agenda della presidenza italiana del G7.