Nuove competenze informatiche in arrivo fra le aule dei tribunali e gli uffici giudiziari. La tecnologia viene spesso indicata come uno dei fattori che potrebbe aiutare la giustizia italiana a fare un salto di qualità, snellendo la burocrazia e favorendo processi più rapidi. E l’ingresso di oltre 50 funzionari informatici deciso dall’ultimo decreto Orlando segnala una volontà di spingere in questo senso. Il testo firmato dal ministro della giustizia Andrea Orlando, che determina i criteri e le priorità per le 1.000 assunzioni nel personale amministrativo non dirigenziale per l’amministrazione giudiziaria, in attuazione della legge di stabilità per l’anno 2017, prevede infatti l’inserimento di 55 figure specializzate nell’Ict, oltre a nuovi ingressi fra gli assistenti giudiziari e i funzionari contabili.
“Il decreto è stato trasmesso oggi al ministro Madia per il concerto – spiega una nota di via Arenula -. Le nuove assunzioni vanno ad aggiungersi a quelle per 1.000 unità già autorizzate, e per le quali è stato dato avvio al concorso per 800 posti per assistenti giudiziari e alle assunzioni per scorrimento di graduatorie in corso di validità da altre amministrazioni per 200 posti (115 per assistenti giudiziari, 55 da funzionari informatici e 30 da funzionari contabili)”.
Le nuove assunzioni, prevede il decreto, avverranno tutte per scorrimento dalle graduatorie in corso di validità delle pubbliche amministrazioni, comprese quelle del ministero della Giustizia. Prosegue dunque il programma di reclutamento e di assunzioni di personale per gli uffici giudiziari avviato dal ministro Orlando in questi anni. Le risorse finanziarie appostate dal 2014 sino al 2019 per i reclutamenti di nuovo personale amministrativo sono per circa 5.100 unità.