Gli Angry Birds scaldano le piume per il loro debutto in Borsa. Rovio Entertainment, la società finlandese di videogame che ha creato il celebre gioco dei “pennuti arrabbiati”, ha infatti annunciato l’avvio del processo di quotazione sul Nasdaq di Helsinki. In vendita finiranno le quote dell’azionista di controllo Trema International Holding e di altri soci, a cui si aggiungerà un aumento di capitale da 30 milioni di euro che servirà a finanziare i progetti di sviluppo di Rovio.
La valutazione della società, secondo indiscrezioni, potrebbe toccare i due miliardi di dollari proiettando nell’Olimpo dei Paperoni Kaj Hed, titolare del 69% del capitale (valore 1,4 miliardi) dopo aver investito, oltre un decennio fa, un milione di euro nella sviluppatore co-fondato dal nipote Niklas Hed. La vendita delle azioni verrà fatta a privati in Finlandia, Danimarca e Svezia e a investitori istituzionali a livello internazionale. Le varie versioni del gioco di Angry Birds sono state scaricate miliardi di volte da appassionati di videogame in tutto il mondo mentre il film, prodotto dalla Sony nel 2016, ha raccolto 350 milioni di dollari.
La quotazione servirà a finanziare lo sviluppo di nuovi giochi e la preparazione di un nuovo film sugli Angry Birds, previsto per il settembre del 2019, permettendo di accedere al mercato dei capitali, di utilizzare le azioni per fare acquisizioni e remunerare i dipendenti, di rafforzare l’immagine del gruppo. La quotazione servirà a testare l’appetito per un settore che negli ultimi tempi non ha dato grandi soddisfazioni agli investitori.
La King Digital Entertainment, società che ha sviluppato Candy Crush, è stata rilevata a fine 2015 a un prezzo inferiore del 20% a quello dell’Ipo del 2014. Mentre la coreana Netmarble Games, produttrice di Stone Age, ha perso il 4% dal suo debutto lo scorso maggio. Rovio, i cui videogame sono stati scaricati più di 3,7 miliardi di volte in tutto il mondo e hanno una media mensile di 80 milioni di utenti attivi, si presenta all’appuntamento con la Borsa con i conti tirati a lucido. I ricavi semestrali sono raddoppiati sul 2016 a 152,6 milioni, l’Ebitda e gli utili sono praticamente quadruplicati, rispettivamente, a 39,9 e 13,3 milioni