Il Consiglio dei ministri interviene sul golden power prevedendo misure di sostegno per le aziende che ne saranno impattate. Il provvedimento fa parte dei provvedimenti proposti dal ministero delle imprese e del made in Italy, “che segnano – si legge in una nota del Mimit – passi importanti nella direzione della nuova mission del Ministero. Gli interventi sono contenuti nel decreto legge deliberato dal Consiglio dei ministri che realizza misure a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici. Due gli articoli: il primo riguarda il settore degli idrocarburi, mentre il secondo prevede misure economiche connesse all’esercizio del golden power.
“In particolare – spiega il Mimit – si determinano le procedure con le quali vengono attivate misure di sostegno della capitalizzazione dell’impresa idonee a consentire un rafforzamento patrimoniale ai fini dell’accesso agli interventi erogati dal patrimonio destinato (Cassa depositi e prestiti) e al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa (Invitalia) nonché ai contratti di sviluppo e agli accordi per l’innovazione (MIMIT)”.
In sostanza, spiega il ministero delle Imprese e del Made in Italy – a fronte dell’esercizio del golden power, vengono previsti immediati interventi compensativi a sostegno delle imprese destinatarie delle relative misure, ove le stesse ne facciano richiesta.
Il codice di proprietà industriale passa all’esame del Parlamento
Nella stessa riunione il Consiglio dei ministri ha anche esaminato in via definitiva il codice di proprietà industriale.
“Sono soddisfatto che il Cdm di ieri abbia dato, in tempi brevi, il via libera definitivo al codice di proprietà industriale, in attuazione di quanto previsto dal Pnrr. Una misura che serve al rafforzamento della competitività del sistema Paese e alla semplificazione e alla digitalizzazione delle procedure”, commenta il ministro Adolfo Urso.
Il termine per dare attuazione al provvedimento, che ora passerà all’esame del Parlamento, è fissato al terzo trimestre 2023. Il disegno di legge, che si compone di 31 articoli, punta al rafforzamento della competitività del sistema Paese e protezione della proprietà intellettuale, alla semplificazione amministrativa e digitalizzazione delle procedure, oltre che a stabilire norme di coordinamento e di adeguamento dell’intera disciplina.
“In particolare – spiega il Mimit – introduce, in analogia con quanto previsto nella maggioranza dei Paesi dell’Unione europea, il ribaltamento del cosiddetto “Professor privilege”, portando la titolarità delle invenzioni realizzate dal personale di ricerca, in prima battuta, alla struttura di appartenenza e, solo in caso di inerzia di quest’ultima, al ricercatore”.
Nuove norme per la protezione dei consumatori
Il Consiglio dei ministri ha infine approvato in fase preliminare lo schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva europea per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme Ue sulla protezione e la tutela dei consumatori. Grazie al varo in tempo utile del provvedimento è stato possibile evitare le conseguenze della procedura di infrazione in corso.
Lo schema, spiega ancora il Mimit, modifica il Codice del Consumo sull’indicazione dei prezzi dei prodotti offerti ai consumatori, sulle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nonché sulle clausole vessatorie nei contratti stipulati con i consumatori e sui diritti dei consumatori. In merito all’indicazione dei prezzi, viene introdotto il nuovo art. 17-bis, che stabilisce le specifiche modalità di indicazione del prezzo precedente in caso di riduzioni di prezzo per prodotti immessi sul mercato da meno di trenta giorni, indicando metodo ed esclusioni. Il testo passerà ora all’esame delle commissioni parlamentari per il parere. Seguirà l’approvazione in via definitiva da parte del Consiglio dei Ministri.