L'INDISCREZIONE

Google – Antitrust Ue: accordo vicino sull’acquisizione di FitBit

Secondo i rumor Alphabet otterrà il disco verde dal commissario alla Concorrenza, ma in cambio si impegnerà a nuove concessioni per mitigare i timori sulla violazione della privacy degli utenti

Pubblicato il 30 Set 2020

fitbit

Alphabet, la casa madre di Google, secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla stampa internazionale, sta ottenendo il via libera da parte dell’Unione europea per l’acquisizione di Fitbit.

Il motore di ricerca californiano in cambio ha offerto nuove concessioni all’antitrust europeo per mitigare le preoccupazioni che la fusione possa dare a Google una forte spinta nel settore della pubblicità digitale e online tramite l’acquisizione dei dati degli utenti del servizio di Fitbit.

Tra le concessioni, c’è l’assicurazione da parte di Google di aver ristretto l’utilizzo dei dati di Fitbit per Google Ads e di aver accentuato ancora di più le procedure di monitoraggio nella gestione dei dati. L’Unione europea aveva sollevato numerose domande proprio su questi due temi, nella fase di analisi del dossier Fitbit.

“Stiamo mettendo nero su bianco – scrive Google in un comunicato – la nostra determinazione, che dura da lungo tempo, per supportare anche gli altri produttori di apparecchi indossabili su Android e poi vogliamo continuare a permettere che gli utenti Fitbit possano utilizzare i servizi di terze parti tramite l’uso delle nostre API, se vogliono farlo”.

Il risultato sarà che, se gli utenti lo consentiranno, le terze parti potranno continuare ad avere accesso ai dati degli utenti stessi. Le concessioni fatte da Google secondo le indiscrezioni avrebbero tolto tutti i dubbi alla Ue e aperto la strada all’approvazione dell’acquisizione. La Commissione europea ha come tempo ultimo per pronunciarsi il 23 dicembre, ma niente vieta che lo possa fare prima.

In questa fase invece è previsto che la Ue possa chiedere un feedback da parte degli avversari di Google e dalle altre parti in causa, prima di decidere se accettare le concessioni di Google, oppure chiedere chiarimenti o chiederne altre. L’accordo sinora aveva suscitato le critiche dei fornitori di servizi sanitari, dei concorrenti e delle organizzazioni e gruppi per la difesa della privacy.

L’acquisizione di Fitbit da parte di Google è tuttavia sempre meno uno “shopping di quote di mercato” o “shopping di tecnologie” e sempre più invece l’acquisto di dati degli utenti. A dare questa impressione è la forte crescita delle quote di mercato di Apple, che nel primo trimestre del 2020 ha raggiunto quota 29,3% del settore, e della concorrenza di Xiaomi, Samsung e Huawei (dati Idc).

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