Google Apps, suite di applicazioni software per l’ufficio, non sarà più gratis per le aziende con meno di 10 dipendenti. Lo ha annunciato la stessa azienda attraverso il suo blog ufficiale.
Fino a ieri i servizi di Google Apps, che comprendono servizio di storage online Google Drive, Google Documenti e una versione ottimizzata di Gmail (con possibilità di registrare fino a 10 caselle di posta elettronica legate allo stesso dominio, con 25 GB di spazio ciascuna) erano proposti gratuitamente alle piccole aziende. Per quelle sopra i 10 dipendenti, invece, era prevista l’offerta Business a 40 euro all’anno.
Da oggi anche i “piccoli” dovranno pagare: 40 euro annuali, appunto, in Italia, mentre a livello internazionale è previsto un costo di 50 dollari all’anno per utente (33 sterline in Gran Bretagna) . Tuttavia non cambierà niente per chi sta giù utilizzando Google Apps in versione gratuita, perciò l’abbonamento sarà richiesto solo ai “nuovi”. E soprattutto la novità non riguarda i singoli utenti, che potranno continuare a utilizzare la loro Gmail senza alcun costo.
L’offerta gratuita era servita per attirare le piccole realtà professionali, ma per sua stessa ammissione adesso il colosso di Mountain View non è più in grado di erogare un servizio di qualità allo stesso livello di quello di cui beneficiano i clienti paganti.
Sundar Pichai, vice presidente di Google e responsabile delle Google Apps, ha spiegato al “Wall Street Journal” che l’azienda vuole offrire a tutti un supporto clienti dedicato. Ha però ribadito che non verrà chiesto nulla ai milioni di utenti privati che oggi sfruttano la versione gratuita, così come ai vecchi clienti.
L’anno scorso il “re” dei motori di ricerca ha incassato circa 1 miliardo di dollari dalla vendita dei servizi Google Apps ad aziende e pubbliche amministrazioni. Questi servizi sono attualmente usati da oltre 5 milioni di imprese, la maggior parte delle quali con meno di 10 utenti. Il totale complessivo di clienti, compresi quelli non paganti, supera i 40 milioni.