Google sta per annunciare un accordo con Ford per la realizzazione di automobili senza guidatore. A riportare l’indiscrezione è AutomotiveNews, che racconta di contatti tra le due compagnie avviati da “molto tempo” e che prospetta novità ufficiali per il 5 gennaio, quando si terrà a Las Vegas il Ces, il maggiore evento dedicato all’elettronica di consumo.
Il portale specializzato in automotive spiega che dietro il possibile accordo ci sarebbe la mano dell’ex numero uno di Ford, Alan Mulally, al timone della casa automobilistica dal 2006 al 2014 e oggi membro del cda di Alphabet, la holding che possiede Google.
Secondo altre indiscrezioni riportate da Yahoo l’alleanza darà vita ad una nuova joint venture, controllata dai due gruppi, che permetterà di evitare che azioni legali per incidenti o altri danni causati dalle Google Car ricadano sui bilanci delle due compagnie madri. Tuttavia, l’accordo sarebbe non esclusivo e permetterebbe ai due colossi di continuare a trattare anche con altri partner.
Secondo gli analisti le speculazioni su un’ipotetica partnership hanno una loro logica in quanto un’alleanza potrebbe garantire benefici, soprattutto economici, ad entrambe le società: Ford accederebbe ai software informatici avanzati di Big G, mentre quest’ultimo sfrutterebbe la casa automobilistica per costruire un veicolo a guida autonoma senza mettere in piedi nuovi impianti di costruzione.
La compagnia automobilistica non ha non confermato le voci, comunicando però che i brevetti depositati nel corso del 2015 includono tecnologie per la guida autonoma. ”Lavoriamo con molte società tecnologiche e manteniamo le trattative riservate per motivi di concorrenza – spiegano da Dearborn, dove Ford ha la propria sede-. Non commentiamo le speculazioni’.
Del resto i due colossi già da tempo collaborano a progetti di automotive e, non a caso, i 53 prototipi attualmente in circolazione sulle strade della California sono stati forniti dalla Roush, un’azienda di Detroit che opera proprio nell’indotto Ford, che ha dunque battuto sul tempo le due celebri rivali General Motors e Fiat Chrysler.