Abbassamento delle tasse per i profitti generati dalla proprietà intellettuale e prevenzione delle barriere che l’Unione europea potrebbe erigere limitando la crescita oltreoceano delle compagnie statunitensi. Sono queste alcune delle richieste che arrivano al neo presidente Usa Donald Trump dalla Silicon Valley e da altri giganti hi-tech. Una lettera scritta dalla Internet Association, che rappresenta 40 aziende tra cui Google, Amazon, Facebook e Twitter, e indirizzata la nuovo inquilino della Casa Bianca, chiede a quest’ultimo un “dialogo aperto e costruttivo” sulle sfide che attendono il mercato tecnologico.
Accompagnata da 10 pagine di agenda politica per i prossimi quattro anni in cui, la lettera chiede al presidente, tra le altre cose, il sostegno alla crittografia per proteggere privacy e sicurezza degli utenti e della nazione. Viene sottolineata l’importanza di Internet per l’economia Usa e per la stessa campagna elettorale di Trump e si esorta poi Trump a non aumentare la responsabilità attribuita alle piattaforme online per i contenuti condivisi dagli utenti e, ancora, a sostenere una riforma dell’immigrazione che consenta a un maggior numero di laureati e lavoratori qualificati di stare negli Usa. Non resta che aspettare e vedere se il presidente accoglierà o meno queste richieste.