Trimestrale deludente per Google. La società tecnologica statunitense ha in particolare registrato ricavi sotto le attese negli ultimi tre mesi dell’anno scorso a causa in particolare dell’impatto negativo della rivalutazione del dollaro e del persistente rallentamento del business del suo motore di ricerca.
Il colosso di Mountain View ha così confermato i timori del mercato sull’indebolimento della crescita del suo motore di ricerca. Google può contare su due business in espansione come YouTube e Google Play Store, ma queste due divisioni rimangono ancora di dimensioni esigue rispetto alle attività tradizionali. Inoltre l’ammontare di introiti pubblicitari che la società riceve per ogni click sta diminuendo per le crescenti preferenze dei consumatori verso l’utilizzo degli smartphone, su cui click sono considerati di minor valore dagli inserzionisti. Nel quarto trimestre i click sulle pubblicità veicolate dal motore di ricerca sono aumentati del 14%, ma i pagamenti unitari sono calati del 3%.
Nel quarto trimestre Google ha messo a segno ricavi in crescita da 15,7 miliardi a 18,1 miliardi ma ha deluso le attese degli analisti interpellati da Thomson Reuters, che avevano messo in preventivo un fatturato di 18,46 miliardi. Il conto economico è stato chiuso con ricavi per 4,76 miliardi, in crescita rispetto ai 3,38 miliardi di un anno fa, per un Eps in miglioramento da 4,95 dollari a 6,91 dollari. Al netto delle componenti atipiche, l’utile per azione è cresciuto da 6,7 a 6,88 dollari (+40%), ma ha deluso le attese di 7,11 dollari.
A pesare sulla redditività di Google sono stati i pesanti investimenti effettuati in nuovi business con l’obiettivo di mantenere l’azienda su un percorso di crescita e diversificare le fonti di reddito. Nel trimestre scorso, le spese operative, sono salite da 5,03 miliardi a 6,78 miliardi, passando così dal 32% dei ricavi al 37%. Le spese per Ricerca & Sviluppo sono inoltre aumentate del 46% a 2,81 miliardi.