I wearable (e i dati) di Fitbit, il produttore di dispositivi indossabili acquisito a inizio mese da Google, facevano gola anche a Facebook. I documenti dell’ente regolatore di Borsa americano Sec parlano di un “Party A” che ha intavolato una trattativa con Fitbit e presentato diverse offerte in concorrenza con Google: secondo fonti confidenziali sentite da Cnbc.com, il Party A è Facebook.
Google ha alla fine convinto il top management di Fitbit, guidato dal ceo James Park, con un’offerta di 7,35 dollari per azione, superiore a quella di 7,30 dollari per share di Facebook. Forse ancor più convincenti le prospettive di sviluppo offerte da Google, che sta facendo dei wearable uno dei suoi segmenti di attività strategici essenziale per conquistare il mercato della sanità.
Le trattative con Facebook
Dopo alcuni rumors circolati sul mercato, Google ha annunciato ufficialmente l’intenzione di comprare Fitbit il 1 novembre per circa 2,1 miliardi di dollari in contanti, o 7,35 dollari per azione share. Facebook, svelano le fonti di Cnbc.com, considera ora l’operazione chiusa e non ha intenzione di avanzare una controproposta.
I documenti resi pubblici dalla Sec svelano diversi elementi della trattativa per l’acquisizione di Fitbit. Il ceo James Park ha cenato con il “chief executive officer del Party A” l’11 giugno di quest’anno per parlare del mercato delle tecnologie e dei dispositivi wearable. Park e altri top executive di Fitbit si sono incontrati con Mark Zuckerberg anche a luglio; Zuckerberg e Park hanno di nuovo cenato insieme a settembre. Da ottobre Facebook ha presentato una serie di proposte di acquisto per Fitbit; l’ultima e migliore offerta è stata quella di 7,30 centesimi per azione.
Altre tre aziende erano “interessate”
I documenti della Sec rivelano anche che dall’inizio del 2018 Fitbit e Google hanno avviato una collaborazione per permettere l’utilizzo da parte di Fitbit delle Api di Google Cloud Healthcare per facilitare una migliore integrazione dei prodotti e dei servizi di Fitbit nel sistema sanitario. In connessione con questa collaborazione “Fitbit è entrata in un mutuo accordo di confidentiality e non-disclosure con Google a partire dal 29 gennaio 2018. Fitbit e Google hanno pubblicamente annunciato questa collaborazione il 30 aprile 2018”, si legge nelle dichiarazioni di Fitbit alla Sec.
In una riunione del Cda di Fitbit del 26 aprile di quest’anno, la società dei wearable ha discusso a fondo il proprio mercato di riferimento per capire le sue opzioni strategiche per restare competitiva. Il Cda ha quindi indicato al top management che poteva essere utile avviare negoziati preliminari con consulenti finanziari per esplorare le possibilità di accordi di partnership o acquisizioni. Indipendentemente da queste manovre interne l’8 giugno il Ceo di un “strategic party” o “Party A” ha mandato un’email al ceo di Fitbit James Park per chiedere un incontro a cena, che si è poi svolto l’11 giugno.
Ad agosto Fitbit è entrata in altri “confidentiality agreement” con tre parti strategiche (“Party B”, “Party C” e “Party D”) “che avevano espresso iniziale interesse a valutare una potenziale transazione con Fitbit”. Un simile accordo è stato stretto anche con Party A (Facebook, secondo i rumor) il 16 agosto. Il 20 agosto il top management di Fitbit ha fornito al top management di Google informazioni dettagliate sul suo business. A quel punto l’affondo di Google è stato veloce e deciso; i party B, C e D si sono sfilati e la battaglia si è giocata tutta tra Google e Facebook.
Il sodalizio con Google punta all’healthcare
Big G ha probabilmente ottenuto il sì di Fitbit non solo per la valutazione messa sul piatto ma per le prospettive di sviluppo in linea con le ambizioni della società dei wearable legate al mercato della sanità. Gli analisti hanno subito puntualizzato che il vero obiettivo dell’acquisizione di Google è l’ingresso nel settore dell’assistenza sanitaria, un mercato da 3,5 trilioni di dollari. Di recente l’azienda di Mountain View ha anche arruolato nelle sue fila due ex funzionari della salute di Obama, Karen DeSalvo e Robert M. Califf.
Fitbit ha venduto 100 milioni di dispositivi in grado di raccogliere dati di altissima qualità: una potenziale miniera d’oro per il settore sanitario, compresi ricercatori e assicuratori. La specializzazione di Google nell’estrazione di valore dai dati potrebbe fare il resto.
Google dovrà però vedersela con gli ostacoli regolatori. Le sue acquisizioni sono sotto la lente delle autorità Usa: “La proposta di acquisizione fornirebbe a Google più potere nella gestione delle informazioni più sensibili, dalla posizione degli utenti ai dati sanitari, configurando così un aumento di potere nel mercato online”, ha affermato il deputato Democratico David Cicilline. Il colosso di Mountain View è già nel mirino per l’accordo con l’azienda ospedaliera Ascension, una collaborazione sul cloud che potenzia l’accesso di medici e infermieri ai dati dei pazienti e ha messo in allarme per motivi di privacy.