Google finisce nel mirino dell’Antitrust tedesco: il Bundeskartellamt ha avviato un’istruttoria divisa in due dossier su Google Germany, Google Ireland e la casamadre Alphabet ipotizzando un abuso di posizione dominante sul mercato.
Le due indagini servono a verificare la compliance di Google con le nuove regole sulla concorrenza nel mercato digitale entrate in vigore in Germania a gennaio e le policy sull’elaborazione dei dati degli utenti. L’autority intende verificare che Google lasci scelta ai consumatori o imponga la cessione dei dati personali come condizione all’utilizzo dei suoi servizi.
I due dossier dell’Antitrust tedesco
La prima indagine include due fascicoli. Uno dovrà confermare se le nuove regole sulla concorrenza nel mercato digitale si applicano a Google e se la trovano, eventualmente, in difetto. Se così fosse, l’autorità ha il potere di imporre misure correttive per tutelare la concorrenza sul mercato digitale. Con un secondo fascicolo l’Antitrust tedesco intraprenderà un’approfondita analisi delle procedure con cui Google elabora i dati degli utenti per verificare il rispetto della normativa.
Conducendo questi due dossier in parallelo il regolatore sarà in grado di agire più rapidamente – assumendo che l’inchiesta concluda che esistono le condizioni per intervenire chiedendo modifiche ai comportamenti del colosso americano.
La seconda indagine punta più specificamente sull’elaborazione dei dati degli utenti da parte di Google. L’Antitrust tedesco verificherà se Google/Alphabet “rende l’uso dei suoi servizi subordinato al consenso, da parte degli utenti, all’elaborazione dei loro dati senza che venga lasciata loro scelta sufficiente su se, come e per quali finalità tali dati possono essere sfruttati”.
Il Bundeskartellamt esaminerà anche fino a che punto le condizioni d’uso dei servizi di Google danno all’azienda americana “l’opportunità di elaborare i dati su un’estesa base cross-service” e cercherà di chiarire “come la policy di uso dei dati dell’azienda si applica all’elaborazione dei dati degli utenti ottenuti da siti web e app di terze parti” come, ad esempio, attraverso i servizi di pubblicità di Google.
“Le persone scelgono Google perché è utile, non sono costretti”
“Le persone scelgono Google perché lo trovano utile, non perché sono costretti o non hanno alternative. Gli utenti tedeschi hanno molte alternative online e noi mettiamo loro a disposizione strumenti di controllo semplici per gestire le loro informazioni e limitare l’uso di dati personali. Siamo pienamente disponibili a lavorare insieme all’autorità tedesca e risponderemo alle loro domande”, ha dichiarato un portavoce di Google.
Tuttavia il Bundeskartellamt è deciso a indagare a fondo il tema della scelta dei consumatori, che considera uno dei capisaldi di un mercato competitivo.
“Un ecosistema che si estende su vari mercati potrebbe essere il segnale” che un’azienda detiene una posizione dominante su tutti questi mercati ed è “spesso molto difficile scalfire tale posizione di potere”, ha commentato il presidente dell’autority, Andreas Mundtt. “Visto l’ampio numero di servizi digitali offerti da Google come il motore di ricerca, YouTube, Google Maps, il sistema operativo Android o il browser Chrome, l’azienda potrebbe essere considerata di enorme rilevanza per la concorrenza su diversi mercati”.
Mundtt ha aggiunto che il modello di business di Google si basa in gran parte sull’elaborazione dei dati dei suoi utenti. “Dato il suo accesso ai dati rilevanti per la concorrenza, Google gode di un vantaggio strategico. Di conseguenza analizzeremo con attenzione i termini d’uso dei dati. Una questione fondamentale è se i consumatori che vogliono usare i servizi di Google hanno sufficiente scelta nel decidere come Google potrà usare i loro dati”.
Secondo gli analisti è possibile che l’Antitrust tedesco arrivi a chiedere a Google di semplificare le procedure con cui chiede agli utenti il consenso all’uso dei dati o anche che restringa la sua capacità di collegare i dati dei suoi utenti con quelli degli utenti di altri siti.