TRAFFICO DATI

Google pagherà 9 mld di dollari a Apple per “piazzarsi” sull’iPhone

Sempre più salato per Mountain View il prezzo per mantenere il diritto a essere motore di ricerca di default sui dispositivi della Mela. Dal prossimo anno il costo salirà a 12 miliardi. Ma per l’azienda guidata da Tim Cook potrebbe essere un segnale di debolezza: troppa “dipendenza” da business terzi?

Pubblicato il 01 Ott 2018

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Google pagherà 9 miliardi a Apple – ma aumenteranno a 12 nel 2019 – per il diritto a essere il motore di ricerca predefinito per il browser Safari su iPhone, iPad e dispositivi Mac. Lo prevede un report dell’analista Rod Hall di Goldman Sachs riportato da Business Insider. Il pagamento copre i costi di acquisizione del traffico (Tac, traffic acquisition costs). Secondo i calcoli di Goldman Sachs i costi di Tac costituivano lo scorso anno il 24% del business servizi di Apple (31,3 miliardi di dollari), una cifra maggiore delle revenue da Apple Music e iCloud.

L’accordo tra le due società è noto da anni, ma non è mai stato ammesso pubblicamente. Prove concrete sono però emerse dai documenti della battaglia legale di Oracle nei confronti di Google, in cui fu rivelato che nel 2014 la cifra pagata da Google a Cupertino era stata di un miliardo di euro. Nel 2017 se ne stimavano 3 di miliardi. Nel giro di due anni dunque Apple avrebbe moltiplicato per 12 la cifra richiesta a Google indicando l’importanza del traffico di iPhone sulle vendite di annunci di Google.

Anche per Google è un affare: si stima che circa il 50% di tutti i suoi ricavi della pubblicità siano generati proprio su dispositivi iOS. “Crediamo che Apple sia uno dei più grandi canali di acquisizione di traffico per Google”, aggiunge il rapporto.

Ma secondo gli analisti la “dipendenza” di Apple dai ricavi da Tac potrebbe indicare che il business dei servizi della Mela non è così solido. Nonostante Apple dichiari che i servizi sono una fonte costante di entrate, una dipendenza da una singola azienda – Google – rende l’azienda più vulnerabile al business pubblicitario, un mercato altamente ciclico. Apple sta cercando ulteriori fonti di entrate per ridurre la dipendenza dalle vendite di iPhone – la sua principale fonte di reddito – mentre il mercato degli smartphone si satura.

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