LA RIORGANIZZAZIONE

Google, Pichai presenta il piano anti-crisi: previsti tagli

Parlando alla Code Conference di Los Angeles, il manager delinea la strategia per aumentare le performance della società. Fra le misure il riassetto delle figure decisionali per spingere l’efficienza fino al 20%”

Pubblicato il 07 Set 2022

Sundar Pichai

Sundar Pichai, Ceo di Google e Alphabet, punta a rendere l’azienda più efficiente del 20%. Il che potrebbe voler dire anche fare tagli al personale, cresciuto forse troppo rapidamente negli ultimi anni. Il manager ha delineato la sua strategia in occasione della Code Conference di Los Angeles, dove ha spiegato le mosse che ha in mente in vista del periodo di incertezza economica che dovrà affrontare l’economia globale e del rallentamento della spesa pubblicitaria online.

Le strategie di Pichai per l’ottimizzazione

“La performance macroeconomica è correlata alla spesa pubblicitaria, alla spesa dei consumatori e così via”, ha detto Pichai che, pur considerando i fattori macroeconomici al di fuori del suo controllo, ha riconosciuto che la società è diventata “più lenta” dopo che il suo organico è aumentato a dismisura. “Vogliamo assicurarci che come azienda, pur disponendo di meno risorse rispetto a prima, stiamo dando la priorità a tutti i progetti giusti e che i dipendenti siano davvero produttivi, con un impatto significativo sulle cose su cui stanno lavorando”.

La conduttrice Kara Swisher ha chiesto a Pichai come intendesse agire nel concreto, citando “Simplicity Sprint“, un progetto interno lanciato recentemente per riorientare l’azienda. Sebbene le entrate siano ancora in crescita, il programma è arrivato dopo che la società ha riportato il secondo trimestre consecutivo di utili e ricavi inferiori alle aspettative. C’è anche da dire che i dipendenti all’inizio dell’anno avevano dato al top management dell’azienda voti particolarmente scarsi rispetto a retribuzione, promozioni ed esecuzione, sottolineando la crescente burocratizzazione dell’azienda, riconosciuta anche dai dirigenti.

“Per rendere l’azienda più produttiva bisogna puntare su soluzioni e processi end-to-end”, ha risposto Pichai, portando come esempio l’allineamento di YouTube Music e Google Play Music in un unico prodotto. “In altri casi ci sono aree intere da migliorare. Se sono tre le persone che prendono le decisioni, portarle a due o uno migliora l’efficienza del 20%”.

La difesa dall’accusa di essere una società anticoncorrenziale

Dal palco della Code Conference Pichai ha anche difeso Google dalle accuse che dipingono la società come anticoncorrenziale. Il gruppo è “a favore della competizione”, ha detto il manager, ricordando come Apple e Microsoft siano agguerriti concorrenti nel settore pubblicitario e TikTok nello spazio video.

“La concorrenza nella tecnologia è iper-intensa”, ha detto Pichai. L’ascesa di TikTok “mostra che c’è concorrenza nello spazio” e “quanto è vivace questo mercato” rispetto agli anni passati.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, però, non la pensa così: ha citato in giudizio Google nel 2020, sostenendo che la società domina il mercato della ricerca in violazione delle leggi antitrust, e sulla base di questa convinzione il Dipartimento si starebbe anche preparando a citare in giudizio la società con l’accusa di dominare illegalmente anche il mercato della pubblicità digitale, stando a quanto riferito a Bloomberg da persone che hanno familiarità con la questione.

“Mi sveglio e mi preoccupo di tutte le cose che stanno arrivando? Assolutamente”, ha detto Pichai. “Ho indicato ai nostri team di essere rispettosi e impegnarsi come abbiamo fatto in Europa” assumendo un atteggimaneto “costruttivo durante il processo”.

Pichai ha anche affermato che Google continuerà a perseguire acquisizioni che abbiano senso per l’azienda. Ha citato l’operazione Fitbit e ha spiegato che la tecnologia acquisita alimenterà il prossimo Pixel Watch di Google, mentre ha precisato di non aver mai preso in considerazione l’acquisto di Twitter all’inizio di quest’anno durante i colloqui del social network con Elon Musk.

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