A partire dal prossimo 2 aprile Google ha intenzione di aumentare gli abbonamenti alla sua G Suite Basic, passando da 5 a 6 dollari al mese per persona, e della G Suite Business passando da 10 a 12 dollari al mese. Non aumenterà invece il prezzo mensile della G Suite Enterprise, pari a 25 dollari al mese per utente.
È il primo aumento di prezzo della G Suite in dieci anni e, secondo Google, l’aumento riflette semplicemente il maggior valore generato dalla produttività nel cloud.
Dopo aver creato Google One alla fine dell’anno, cioè aver riorganizzato il servizio di cloud a pagamento per il mercato consumer unificando le tariffe e le quote assegnate, e dopo aver riorganizzato anche l’offerta cloud per l’archiviazione dei dati per le aziende senza bisogno di utilizzare il resto della suite con gli strumenti per la produttività personale in azienda (Google Drive Enterprise), adesso è arrivato il momento di ritoccare le tariffe dei prodotti più conosciuti: posta, fogli di calcolo, docs, storage, calendario e gestione contatti, presentazioni, più altre funzionalità a seconda della tipologia di contratto.
Attualmente la G Suite Business costa 96 euro l’anno, cioè 8 euro al mese. Non è stato ancora ufficialmente annunciato l’aumento in euro, ma dovrebbe portare il prezzo a 10 euro il mese, 120 euro l’anno.
La G Suite è in competizione diretta con Office 365 di Microsoft. E i prezzi adesso si allineano anche se la differenza maggiore è nelle funzionalità e nelle caratteristiche. Entrambe le aziende sono in competizione in uno spazio dove non ci sono molte alternative per la produttività personale in azienda. Ed entrambe offrono non solo strumenti di collaborazione per gruppi di lavoro online molto semplificati rispetto alle tradizionali offerte di altri produttori legacy, ma hanno anche aperto a un mercato di piccole e medie imprese oltre che professionisti e lavoratori autonomi.
Attualmente ci sono quattro milioni di aziende a livello globale che utilizzano la G Suite e, secondo gli analisti, la G Suite costituisce metà del fatturato della divisione cloud di Google (più del 90% del fatturato dell’azienda complessivamente proviene dalla pubblicità). Per gli abbonati annuali esistenti l’aumento verrà fatto scattare al prossimo rinnovo, e sarà applicato in tutto il mondo con correzioni minori per quanto riguarda i livelli di prezzi di determinati paesi ed aree economiche.