STRATEGIE

Google rinuncia ad archiviare i dati degli utenti: scatta “l’auto-cancellazione”

L’azienda corregge il tiro dopo le polemiche dello scorso anno relative alla privacy. Una nuova funzione permetterà di impostare automaticamente (e non più solo manualmente) i tempi di conservazione delle informazioni tracciate

Pubblicato il 02 Mag 2019

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Privacy, Google fa un passo indietro sulla raccolta dati degli utenti. E annuncia una nuova funzione che consente di impostare l’auto-cancellazione automatica e periodica delle informazioni sulla propria posizione geografica e sull’attività delle app. “Lavoriamo per mantenere i vostri dati privati e al sicuro – annuncia un post pubblicato oggi dall’azienda -: abbiamo ascoltato i vostri feedback sul fatto che dobbiamo offrire modi più semplici per gestirli o eliminarli”.

La novità punta in questo modo a “rimediare” le proprie politiche sulla privacy dopo le polemiche dello scorso anno quando emerse che Google continuava a tracciare gli utenti e archiviarne i dati anche se erano state disattivate le impostazioni per evitarlo (lo studio era stato condotto da una Università e fu seguito da class action e denunce in alcuni Paesi europei).

La nuova funzione – sarà “attiva entro le prossime settimane” fa sapere l’azienda – eliminerà automaticamente la cronologia delle coordinate geografiche e i dati relativi ad attività web e app dopo 3 o 18 mesi. I dati più vecchi invece verranno eliminati dall’account in modo continuativo.

Finora l’unico modo per eliminare le “tracce” dati consisteva in un’operazione manuale: per “scomparire” dal radar Google serviva trovare l’impostazione giusta dal proprio account da “Cronologia delle posizioni” e “Attività web e app”. Ora invece la nuova opzione consente di impostare la cancellazione automatica dei dati con cadenza periodica.

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