Dalla gestione dell’orto con lo smartphone alla diagnosi automatizzata della malattia di Alzheimer: c’è di tutto tra i progetti dei 20 finalisti globali della Google Science Fair, la competizione promossa dal colosso di internet e volta a premiare scienziati “in erba” di tutto il mondo. Non ha superato questa selezione l’astigiano Andrea Senacheribbe col suo progetto per la creazione di un algoritmo genetico per la ricerca di un farmaco anti-Ebola.
I 20 finalisti globali sono stati scelti tra i 90 finalisti regionali annunciati a inizio luglio. Tra questi si era distinto anche l’italiano Senacheribbe, che però non ha superato questa nuova fase. Il prossimo appuntamento è il 21 settembre a Mountain View, nella sede di Google, dove i 20 finalisti presenteranno i loro lavori. Tra questi ci sono il progetto per energie rinnovabili low cost, quello per i riciclo dei gusci di molluschi per mitigare l’acidificazione degli oceani, un rilevatore rapido di Ebola sul campo, nuovi composti per la rimozione di tossine dall’acqua, un sistema di refrigerazione senza ghiaccio o elettricità per il trasporto di vaccini, un generatore automatico di domande da testi didattici.
A settembre saranno quindi assegnati i premi: il più ambito è una borsa di studio di 50.000 dollari. La Google Science Fair è rivolta a giovani scienziati, ricercatori e inventori tra i 13 e i 18 anni, appassionati di scienza e tecnologia, che hanno la possibilità di provare a realizzare qualcosa di ambizioso, presentando progetti in linea con il tema: “E’ la tua occasione per cambiare il mondo”. Per questa edizione sono arrivati oltre 5mila progetti.