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Google science fair, un italiano tra i finalisti: studia un algoritmo contro Ebola

Andrea Senachericche, studente del liceo Vercelli di Asti, farà parte dei 90 concorrenti alla vittoria finale. Il 4 agosto saranno assegnati i 20 riconoscimenti dopo l’ultima selezione. Tra i premi una borsa di studio di 50mila dollari e una spedizione alle Galapagos

Pubblicato il 08 Lug 2015

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Andrea Senacheribbe, studente del liceo scientifico “F.Vercelli” di Asti, è l’unico studente italiano a essere entrato trai 90 finalisti della quinta edizione di Google Science Fair, quella che BigG definisce la più grande competizione scientifica al mondo, che offre a giovani scienziati, ricercatori e inventori tra i 13 e i 18 anni, appassionati di scienza e tecnologia, la possibilità di provare a realizzare qualcosa di ambizioso, presentando progetti sul tema “E’ la tua occasione per cambiare il mondo”.

La lista dei finalisti è stata annunciata in un Hangout on Air su Google+. Il progetto di Senacheribbe, focalizzato sulla creazione di un algoritmo genetico per la ricerca di un farmaco anti-Ebola, “si è distinto tra le migliaia di proposte pervenute da più di 90 Paesi – si legge in una nota di Google Italia – con Regno Unito, India, Stati Uniti, Brasile e Turchia in cima alla “top 5” per numero di progetti presentati”.

Nell specifico, grazie al suo algoritmo genetico, Andrea Senacheribbe, ha individuato due potenziali molecole che potrebbero essere utilizzate a scopo farmacologico per sviluppare farmaci efficaci nella lotta contro l’Ebola.

“Il 4 agosto 2015, tra i 90 finalisti saranno selezionati i 20 vincitori che si aggiudicheranno uno dei numerosi premi tra i quali, il più prestigioso, una borsa di studio di 50.000 dollari. Tra i premi in palio – conclude il comunicato – anche programmi di formazione curati da Scientific American e Google, una spedizione alle Galapagos con il National Geographic, l’opportunità di incontrare i designer Lego presso la sede centrale in Danimarca, nonché la possibilità di visitare la nuova navicella spaziale realizzata da Virgin Galactic presso la base Mojave Air and Spaceport”.

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