Google vince l’appello e continuerà a fornire il servizio Street View in Svizzera. Una corte federale elvetica ha stabilito in secondo grado che l’azienda non è costretta a cancellare o offuscare tutti i volti e i numeri di targa occasionalmente fotografati dal servizio mappe prima della loro pubblicazione su Internet.
La sentenza ammorbidisce di molto una precedente decisione assunta nel marzo del 2011 da una corte minore, che aveva raccolto le proteste del Garante svizzero alla Privacy, che chiedeva l’oscuramento di tutti i volti e di tutte le targhe delle auto finite nel servizio di mapping di Google. Google aveva reagito con veemenza, facendo appello e dichiarando che in caso di sconfitta legale avrebbe cancellato il Google Street View in Svizzera.
“La Corte federale suprema ritiene che non è giustificato chiedere l’oscuramento del 100% di volti e targhe”, sancisce la corte svizzera, aggiungendo che è sufficiente la funzione automatica che garantisce l’anonimato.
Resta in vigore l’obbligo di cancellare volti e numeri di targa prima della pubblicazione online di foto scattate davanti a come scuole, prigioni e altri luoghi sensibili. La pubblicazione di foto di giardini o cortili interni in proprietà privata possono essere pubblicati soltanto con il via libera preventivo dei padroni di casa.