Google non è responsabile degli annunci promozionali con link sponsorizzati nelle pagine dei risultati delle ricerca online. Lo ha deciso l’Alta Corte di Canberra, in Australia, che ha stabilito anche che gli annunci non sono ingannevoli.
La sentenza respinge dunque la posizione dell’Authority per la tutela dei consumatori Accc (Australian Competition and Consumer Commission) secondo cui gli annunci commerciali distribuiti da Google come link sponsorizzati avrebbero ingannato gli utenti in quanto non immediatamente percepibili come tali. L’Accc evidenziava anche un’aggravante in capo a Mountain View ovvero quella di mostrare link a pagamento di aziende diverse rispetto a quelle cercate dagli utenti. Da parte sua Google ha sempre dichiarato di non essere responsabile per le scelte di coloro che pubblicano messaggi promozionali, ma di essere soltanto una piattaforma di distribuzione.
La decisione unanime dei cinque giudici dell’Alta Corte giunge dopo una battaglia legale, durata sei anni, che aveva prima visto prevalere la posizione di Google, poi quella dell’Accc e quindi nel terzo e ultimo grado di giudizio la società californiana. L’Authority per la tutela dei consumatori ha dichiarato che valuterà la sentenza per capire quali saranno le implicazioni nella legislazione in materia di tutela dei consumatori.