Google ha deciso di abbandonare l’azione legale per violazione dei brevetti contro Microsoft. L’azienda di Mountain View ha chiesto ieri all’International Trade Commission (Itc), organismo federale che spesso si occupa di violazione di licenze, di non procedere con le accuse rivolte a suo tempo da Motorola Mobility, in seguito acquistata da Google, contro il colosso fondato da Bill Gates per aver copiato alcune tecnologie legate al formato di compressione video H.264.
Il caso era scoppiato alla fine del 2010 quando la società di Chicago si era rivolta all’Itc accusando Microsoft di sfruttamento indebito di varie tecnologie su prodotti come la console Xbox. Al centro della disputa cinque brevetti detenuti da Motorola Mobility e poi da Google legati a tecnologie essenziali come connessioni wireless e video codec.
Il gigante di Redmond si era difeso denunciando tassi di royalty eccessivamente alti per l’utilizzo autorizzato di tecnologie che, in teoria, dovrebbero essere licenziate a condizioni Frand (giuste, ragionevoli, non discriminatorie).
Il segnale di pace inviato da Google fa seguito alla decisione del 3 gennaio scorso della Federal Trade Commission (Ftc), organismo federale statunitense garante della concorrenza e del mercato, di liberare BigG dalle accuse di pratiche anti-concorrenziali, come il tentativo di favorire nei risultati di ricerca i link relativi ai propri prodotti piuttosto che quelli dei competitor.
Come parte dell’accordo raggiunto tra Google e la Ftc, la società si è impegnata a porre limiti alle proprie modalità di gestione delle cause relative ai brevetti.