Una nuova governance per lo Spazio. La Commissione Attività Produttive della Camera ha approvato, in via definitiva, il testo del disegno di legge “Misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia spaziale italiana” (il cosiddetto “ddl Spazio”).
Viene prevista l’attribuzione alla Presidenza del Consiglio della direzione e del coordinamento delle politiche spaziali e aerospaziali e, in particolare, istituisce un Comitato interministeriale con il compito di definire gli indirizzi del Governo in materia con riferimento anche alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alle ricadute sul settore produttivo, oltre che di favorire la competitività del sistema produttivo italiano, con un focus sulle Pmi. Il Comitato, inoltre, avrà il compito di indirizzare e supportare l’Agenzia Spaziale Italiana nella definizione di accordi internazionali e nelle relazioni con i diversi organismi internazionali, definendo anche il quadro delle risorse finanziarie disponibili per il settore ed avrà l’obiettivo di promuovere i processi di internazionalizzazione delle capacità nazionali e lo sviluppo e il potenziamento tecnologico delle piccole e medie imprese, nonché i trasferimenti di conoscenze dal settore della ricerca ai servizi di pubblica utilità, con riferimento ai settori dell’ambiente, del trasporto e delle telecomunicazioni. Anche il ruolo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) viene amplificato e ne vengono valorizzate le competenze.
“Si apre un nuovo capitolo delle spazio italiano. L’approvazione della legge sul riordino della governance dell’Agenzia Spaziale Italiana istituzionalizza l’ottimo lavoro fatto in questi anni dalla Cabina di Regia Spazio di Palazzo Chigi, confermando il ruolo di architetto di sistema dell’Agenzia Spaziale Italiana nell’ambito di del comitato interministeriale previsto dalla nuova legge, sotto l’alta direzione politica della Presidenza del Consiglio – commenta il presidente dell’Asi, Roberto Battiston – Con questa approvazione si conferma e si rende sistema un’ impostazione che è stata determinante nell’affrontare con successo due Ministeriali Esa, la messa a punto del piano stralcio Space Economy e numerosi altri importanti interventi di settore. È un passo importante per dare maggiori servizi all’utenza, per garantire le infrastrutture spaziali necessarie per la crescita del settore spaziale, per renderlo sempre più competitivo in sede internazionale.
Il testo votato oggi muove i primi passi nel secondo semestre del 2013, con tre disegni di legge che vedono come primi firmatari i Senatori Pelino, Bocchino e Tomaselli, al quale ultimo si deve poi la stesura del testo unificato che viene approvato in aula al Senato il 24 maggio e per poi approdare alla Camera dei Deputati nella Commissione attività produttive, relatore Gianluca Benamati.
“Con il voto finale in sede legislativa delle misure per il coordinamento delle politiche spaziali e aerospaziali in Italia, un provvedimento da tanto tempo atteso e che da oggi è legge, si concludono anche le attività della X Commissione Attività Produttive Commercio e Turismo della Camere dei Deputati nella XVII legislatura – commenta Gianluca Benamati – Qui giunti posso dire con obiettività che se questa commissione in questa legislatura è risultata fra le più produttive e le più incisive delle Camera Dei Deputati una gran parte del merito deve essere attribuita al lavoro ed alla professionalità delle commissarie e dei commissari del gruppo Pd, che non solo hanno reso semplice ed agevole il mio ruolo di capo gruppo ma hanno sempre garantito in questi anni il loro impegno costante, qualificato e puntale. Un bel modo di interpretare la politica”.
“Dopo oltre quattro anni di lavoro parlamentare, la riforma della governance spaziale è legge. Una legge attesa da troppo tempo, le cui prime proposte risalgono alla fine del “secolo scorso” con vari disegni di legge mai perfezionati – commenta Lorenzo D’Onghia, presidente Aasas – Un percorso articolato e faticoso, ma anche una innovazione di grande portata al cui successo ha contribuito, in modo corale, tutto il “Sistema Spazio”: dal Governo, all’intergruppo Parlamentare per lo Spazio, alle Associazioni industriali, in primis Asas, che si sono impegnate con continuità fino al positivo epilogo di queste ore”.