SHARING ECONOMY

“Governare Airbnb”: patto a tre Firenze-Atene-Barcellona

Insieme le tre città svilupperanno azioni che mirano a valorizzare gli aspetti positivi degli affitti turistici tramite la piattaforma e ad arginare quelli negativi, a partire dallo spopolamento dei centri storici. Pressing sulla Ue per regole ad hoc: “Serve un piano comunitario”

Pubblicato il 23 Ott 2018

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Firenze capofila dell’Italia nel patto di collaborazione europeo che mira a governare il “fenomeno Airbnb e, in generale, tutti gli affitti turistici di breve periodo per valorizzare gli aspetti positivi e far fronte agli effetti negativi che hanno sulle città. L’intesa è stata raggiunta tra la città toscana Atene e Barcellona nell’ambito del convegno dal titolo “Sharing and Sustainability. Le destinazioni turistiche nell’era della sharing economy ” che si è tenuto oggi nella capitale greca, al Serafio Sports, Culture and Innovation Center. All’evento sono intervenuti i sindaci di Firenze Dario Nardella, di Atene Georgios Kaminis, di Thira (capoluogo di Santorini) Anastasios Nikolaos Zorzos, il vicesindaco di Salonicco con delega allo Sviluppo turistico e alle Relazioni internazionali Spiros Pengas e Alvaro Porro, commissario dell’Economia sociale, dello Sviluppo locale e Consumi di Barcellona.

”La sharing economy applicata al turismo, il fenomeno Airbnb e gli affitti turistici di breve periodo sono fenomeni globali e complessi – ha detto il sindaco Dario Nardella – che possono portare molti benefici alle nostre città a patto che vengano regolati per prevenire e affrontare i possibili effetti negativi. Per questo il turismo degli appartamenti privati deve essere gestito e non subito passivamente e va affrontato insieme perché l’unione fa la forza. È necessario, quindi, che le città europee d’arte e turistiche collaborino per affrontare un fenomeno globale perché solo così possiamo ottenere grandi e insperati risultati. Da soli si perde, insieme si vince”.

È con queste premesse che ho proposto il patto di collaborazione a livello europeo tra le città di Firenze, Atene e Barcellona – ha spiegato il sindaco Nardella – Il nostro obiettivo è anche quello di portare la questione a livello europeo, chiamando in causa Parlamento e Commissione europea, dal momento che la sharing economy e il fenomeno Airbnb riguardano settori che in parte riguardano ambiti di competenza comunitaria come la libertà della concorrenza”.

Cinque i pilastri dell’intesa. A cominciare dalla condivisione delle delle best practices delle tre città sul fronte della regolazione degli affitti turistici con l’obieettivo di elaborare azioni comuni e condivise sul contenimento del fenomeno in particolare nei centri storici; “sharing” anche sulle azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale delle città;

Nero su bianco anche l’adozione di strategie per aumentare la qualità della domanda e dell’offerta turistica, sia attraverso gli investimenti nelle infrastrutture legate a questo settore, che attraverso l’offerta culturale e la promozione di un turismo sostenibile.

Firenze, Atene e Barcellona si impegnano anche a  promuovere iniziative congiunte presso il Parlamento europeo e la Commissione europea per ottenere un piano a favore delle città europee sulla regolazione del fenomeno degli affitti turistici, anche attraverso provvedimenti normativi, e sull’uso sostenibile delle città d’arte con finanziamenti e supporto operativo alle politiche locali.

Infine c’è l’impegno a promuovere un meeting internazionale tra città turistiche europee e i principali player mondiali della sharing economy, anche con il supporto dell’Unesco, e collegato alla rete delle Sharing Cities che si riunirà a novembre a Barcellona, per attivare azioni concrete a tutela delle città e dei centri storici da una pressione antropica eccessiva a favore di una valorizzazione e protezione delle tradizioni e dei valori culturali identitari.

”Se le città lavorano insieme – ha continuato il sindaco di Firenze – si valorizzano gli aspetti positivi e si fronteggiano al meglio gli impatti negativi degli affitti turistici di breve periodo sulla residenza e sulla tutela del patrimonio culturale e del commercio tradizionale”.Nardella ha spiegato come Firenze, seconda città smart d’Italia secondo il rapporto ICity Rate 2018 che registra oltre 10 milioni di presenze turistiche l’anno (dati ufficiali), gestisce i flussi turistici, bilanciando turismo e residenza e combattendo allo stesso tempo l’evasione fiscale.

”Il convegno è stata un’ottima opportunità per scambiarci le esperienze reciproche e le buone pratiche – ha affermato Nardella – Il sindaco di Atene e tutti i partecipanti alla discussione hanno apprezzato il nostro regolamento Unesco per la salvaguardia del commercio tradizionale e l’ordinanza che vieta il consumo di cibo in strada, due misure che tutelano la nostra città e il suo straordinario patrimonio culturale”.

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