IL PARADOSSO

Grant Thornton: “I cda si aggiornino, buco conclamato sul digitale”

Secondo gli analisti americani i vertici delle aziende risultano ancora poco informati sulle potenzialità della digital economy. “Sono cambiati i mercati e il modo di fare impresa, ma i consigli di amministrazione sono al palo”

Pubblicato il 23 Lug 2015

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I consigli di amministrazione delle società di tutto il mondo devono letteralmente “aggiornarsi” all’economia digitale e ai nuovi sviluppi del panorama imprenditoriale, avverte il gruppo consulenze Grant Thornton, perché “altrimenti avranno difficoltà a tenere il passo con le sfide dell’economia di oggi”.

Da uno studio sulla corporate governance, condotto mediante interviste a imprenditori e componenti dei Cda, emerge una diffusa preoccupazione per “la mancanza di esperienza sulla tecnologia” tra i vertici delle società. Gli stessi manager ritengono nell’86% dei casi che chi siede in un direttorio dovrebbe portare nuove idee al Consiglio con cui confrontarsi. E il 62% giudica importante la conoscenza delle tecnologie.

Al tempo stesso però, secondo Grant Thornton ai vertici delle società – che tra l’altro sono deputati a dare l’esempio e a fornire direttive e consigli a tutte le divisioni – sul versante della preparazione tecnologica esiste “un buco conclamato”. Il digitale “ha cambiato i mercati e il modo di fare impresa non ha ancora cambiato i Cda”.

Per questo i Consigli di amministrazione devono innanzitutto pensare a come sfruttare al meglio il personale tecnico e gli esperti che hanno già in forze. In assenza di un organico consistente su questo versante, bisogna provvedere a sviluppare le competenze tramite assunzioni e formazione. Perché in ultima istanza “le società con lungimiranza digitale saranno le meglio attrezzate per sfruttare le nuove tecnologie in modo da spingere produttività e performance”, conclude il gruppo di Chicago.

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