In Grecia sale la febbre da bitcoin. Sempre più greci si stanno registrando presso la società tedesca Bitcoin.de per acquistare valuta elettronica. Lo riferisce la Cnn che ha sentito il ceo del sito tedesco, Oliver Flaskaemper, secondo cui nelle ultime settimane le richieste di moneta elettronica dalla Grecia sono aumentate del 79% rispetto alla loro media registrata precedentemente su Bitstamp. Intervistato da Reuters il 18 giugno, Joshua Scigala, co-founder of Vaultoro.com sito americano per lo scambio di oro e bitcoin, ha ammesso che nell’ultima settimana gli accessi da indirizzi greci erano aumentati del 124%.
E anche le piattaforme di trading cinesi stanno stimolando interesse tra gli utenti ellenici. Il portale della LakeBtc, con sede a Shanghai, ha registrato un aumento del 40% dei visitatori che usano il computer dalla Grecia.
Nello scorso fine settimana, a ridosso della decisione del governo di Atene di bloccare i capitali e porre un limiti ai prelievi bancomat, anche il cambiavalute polacco Bitcurex è stato invaso da centinaia di messaggi di posta elettronica provenienti da aspiranti clienti greci. Tra le domande più frequenti: “Bitcoin è una moneta legale nell’Ue?”; “Posso usare Bitcurex come un conto in banca?”; “Avete una rete bancomat di Bitcoin in Grecia?”
Questo non vuol dire che Atene stia scegliendo i bit come valuta “rifugio”. Secondo Bill Barhydt, guru dei sistemi monetari virtuali “nessuno in Grecia sa cosa siano davvero i bitcoin”. “Nella mia esperienza so che un consumatore non cambia abitudini nemmeno in condizioni di panico, figuriamoci convertirsi a una moneta che non conosce – dice l’esperto – E poi praticamente non si possono quasi acquistare bitcoin visto che c’è un solo sportello bancomat dedicato ed è Atene”.