LOTTA ALLA PANDEMIA

Green pass anti-Covid, approvati gli standard IT: Ue pronta entro giugno

Accordo fra i rappresentanti degli Stati membri nell’eHealth Network in merito alle specifiche tecniche del Digital certificate che attesterà l’immunizzazione e consentirà di circolare liberamente in Europa

Pubblicato il 22 Apr 2021

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Un mese dopo la proposta della Commissione europea per un certificato verde digitale, i rappresentanti degli Stati membri dell’Ue nell’eHealth Network, rete che raccoglie i 27 Stati membri e la Norvegia come osservatore, hanno concordato sulle linee guida che descrivono le principali specifiche tecniche per l’attuazione del sistema che realizzerà il Green Digital Certificate, o Green Pass. Parallelamente, gli Stati membri sono incoraggiati a mettere in atto soluzioni tecniche necessarie a livello nazionale, in modo da garantire l’introduzione dei certificati verdi digitali in tutta l’Ue entro giugno 2021.

Lo annuncia Johannes Bahrke, portavoce della Commissione per l’economia Digitale, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Il Green Pass, che mira a facilitare la libertà di circolazione nell’Ue, coartata dalle misure anti pandemia, riporterà o l’avvenuta vaccinazione contro la Covid o l’avvenuta guarigione dalla malattia oppure l’esito negativo di un test, rapido o Pcr.

Intese su codice Qr, gateway e software di emissione

La specifica tecnica concordata, in particolare, copre la struttura dei dati e i meccanismi di codifica, compreso il codice Qr che garantirà che tutti i certificati, digitali o cartacei, possano essere letti e verificati in tutta l’Ue.
Le linee guida descrivono anche il gateway dell’Ue. Istituito dalla Commissione, consentirà la condivisione delle chiavi di firma elettronica in modo che l’autenticità dei certificati verdi digitali possa essere verificata in tutta l’Unione. Nessun dato personale dei titolari del certificato passerà attraverso il gateway, poiché non necessario per la verifica.

Infine, le linee guida descrivono le implementazioni di riferimento per il software per l’emissione di Certificati verdi digitali, un’app di riferimento per verificare i certificati e un modello per un’app portafoglio per i cittadini, per archiviare i dati. Anche se spetterà agli Stati membri istituire questi sistemi a livello nazionale, le implementazioni di riferimento contribuiranno ad accelerarne la diffusione, poiché gli Stati membri potranno basarsi su di essi. Le implementazioni di riferimento saranno open source e disponibili entro metà maggio.

“Dimostrazione di impegno e prontezza”

“Oggi posiamo una pietra miliare per la creazione dell’infrastruttura del certificato verde digitale a livello dell’Ue – ha affermato Thierry Breton, Commissario per il mercato interno -. Questi orientamenti, adottati all’unanimità da esperti nazionali, dimostrano l’impegno e la prontezza degli Stati membri e forniranno loro le specifiche necessarie per una rapida attuazione. Da parte della Commissione, saremo pronti entro il 1 ° giugno e pronti per il collegamento degli Stati membri, in modo da garantire che il sistema sia operativo entro la stagione estiva. Siamo pronti a sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per implementare l’infrastruttura tecnica necessaria il prima possibile”.

“Questo è un passo importante per rendere i Certificati verdi digitali una realtà per i cittadini entro l’estate – ha aggiunto Stella Kyriakides, Commissaria per la salute e la sicurezza alimentare -. Con le vaccinazioni che si svolgono a un ritmo crescente in tutta l’Ue, stiamo lavorando incessantemente con gli Stati membri poiché ci siamo impegnati a creare questa infrastruttura in un arco di tempo ambizioso. Sono fondamentali per assistere gli Stati membri nella lotta contro la pandemia consentendo ai cittadini di esercitare i loro diritti di libera circolazione in modo coordinato e sicuro “.

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