Greenpeace ha pubblicato l’Eco-guida ai prodotti elettronici, che
premia le aziende che non fanno uso di sostanze chimiche pericolose
e contribuiscono al riciclaggio dei rifiuti elettronici.
Nokia e Sony Ericsson sono le più virtuose, rispettivamente prima
e seconda della classifica. A seguire, staccate di qualche
posizione, Motorola, Apple, Sony, Hp e Pansonic.
Retrocedono invece Dell, Samsung e Toshiba, in quanto, secondo
l’associazione ambientalista, non hanno mantenuto la promessa di
ripulire la loro catena produttiva dalla plastica in Pvc e dai
ritardanti di fiamma a base di bromo.
“Non possiamo tollerare che queste aziende facciano passi
indietro dopo essersi impegnate a produrre articoli privi di
sostanze tossiche – spiega Vittoria Polidori responsabile della
campagna inquinamento di Greenpeace -. Aziende come Apple, Hp e due
brand indiani, Hcl e Wipro, stanno già eliminando le sostanze più
pericolose: eliminare i veleni dall’high-tech è una pratica
possibile e a costi competitivi”.
Chiudono la classifica Nintendo e Lenovo, meno dedite
all’innovazione ambientale.
Greenpeace elogia in particolar modo Sony Ericsson, Hp e Acer, che
chiedono la revisione della direttiva RoHs (Restriction of
Hazardous Substances in electronics), affinchè proibisca l’uso
del Pvc e di tutti i ritardanti di fiamma bromurati nei prodotti
tecnologici.
“E’ incoraggiante vedere come diverse aziende importanti
sostengano, in linea con le richieste di Greenpeace, l’urgente
bisogno di una legislazione in grado di rimuovere completamente
queste sostanze pericolose”, ha concluso la Polidori.