M5S

Grillo a Bersani: “Rinegoziare frequenze tv”

Il leader del Movimento 5 Stelle chiede al Pd la rinegoziazione delle frequenze nazionali “generosamente concesse a Berlusconi da D’Alema nel 1999”

Pubblicato il 28 Mar 2013

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Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, chiede oggi al Pd, tra le altre cose, di votare in aula la “rinegoziazione delle frequenze nazionali generosamente concesse a Berlusconi da D’Alema nel 1999”.

Nel suo blog l’ex comico scrive: “Si sottolinea in questi giorni che un mancato accordo con il pdmenoelle, il miglior amico di Berlusconi, impedirebbe la rimozione di quest’ultimo dalla scena politica. Se è così – prosegue Grillo – invito la cosiddetta opposizione a votare in aula l’ineleggibilità di Berlusconi, l’approvazione di una legge sul conflitto di interessi della cui assenza si gloriò Violante alla Camera, l’abolizione della legge Gasparri, la rinegoziazione delle frequenze nazionali generosamente concesse a Berlusconi da D’Alema nel 1999. SI PUO’ FARE! (ma voi non lo farete mai) – sostiene il leader del Movimento 5 Stelle – Il Parlamento deve riprendere la sua centralità nella vita della Repubblica”.

Con il suo intervento il capo del M5S lancia anche su Twitter l’hashtag “Sipuòfare”, per rilanciare l’invito al Pd a intervenire su ineleggibilità di Berlusconi, conflitto d’interessi e frequenze tv.

Grillo pubblica poi un video tratto da “Viva Zapatero” di Sabina Guzzanti, in cui si vede Luciano Violante parlare nell’Aula della Camera, nel 2003, delle garanzie date a Berlusconi sulle sue televisioni e della mancata approvazione di una legge sul conflitto d’interessi.

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