Un miliardo. A tanto ammontano i coupon venduti da Groupon. Il miliardesimo coupon è stato venduto presso la pizzeria Pirrone di St. Luis, nel Missouri. Il risultato fa entrare la società di e-couponing nel club dei “miliardari” insieme ad altri brand-icone come Apple, McDonalds, Uber, Beatles o Elvis.
“Siamo orgogliosi e fieri di questo risultato straordinario – afferma il ceo di Groupon, Rich Williams. “Il nostro ringraziamento va a tutti i partner commerciali che hanno scelto Groupon per promuovere il loro business e ai clienti che ogni giorno usano la nostra piattaforma per scoprire le loro città”.
Per celebrare il Miliardo di coupon venduti, Groupon lancia il March Madness dal 12 al 21 marzo. Offerte di ristoranti, spa, esperienze per lo sport e il tempo libero.
Come siamo arrivati ad 1 Miliardo di Groupon?
● 475 chilometri di hamburger impilati che corrispondono a 6.750 Torri di Pisa messe una sull’altra
● 502 anni di posizioni yoga, che è come vedere i sette film di Star Wars 282.986 volte
● 4 milioni di depilazioni corpo che è come dire 2 milioni di follicoli piliferi liberi
● 134 milioni di palle da bowling lanciate che equivalgono a più di due volte la popolazione dell’Italia intera
● Più di 13 miliardi di dollari il giro d’affari delle piccolo medie imprese
Ma basterà il miliardo di coupon venduti ad arginare la crisi in cui versa la società? Presto per dirlo, quello che è certo è che in soccorso è arrivata Alibaba che ha deciso di comprare il 5,6% delle azioni della società di e-couponing. Un pacchetto di 33 milioni di titoli che ha fatto di Alibaba il quarto socio per dimensioni.
Groupon è impegnata in una riorganizzazione e in tagli di costi che l’hanno vista uscire da 17 paesi e rimanere in 28. Per gli investitori il sostegno di Alibaba è la miglior garanzia di sopravvivenza.
Nell’ultimo trimestre 2015, la società ha visto scendere i profitti a 5 da 10 centesimi contro attese degli analisti pari a 2 centesimi. I ricavi sono scesi dello 0,1% a 713,6 milioni di dollari, meno dei 733 milioni calcolati dal mercato. L’azienda aveva previsto utili per azione invariati o pari a 2 centesimi e un fatturato di 700-750 milioni.
Il numero di utenti attivi, ossia di persone che hanno comprato un buono sconto o un prodotto negli ultimi 12 mesi, si è attestato a quota 48,6 milioni, in rialzo dai 46,6 milioni dell’anno precedente ma invariati rispetto al secondo trimestre.