Groupon crolla in Borsa dopo la pubblicazione di una trimestrale molto deludente che ha portato alla luce perdite in forte aumento, commissioni in calo, una nuova linea di credito e una guidance per il prossimo trimestre al di sotto delle aspettative.
Groupon ha messo in bilancio per il secondo trimestre 2014 una perdita netta di 22,9 milioni di dollari, o 3 centesimi per share, contro i 7,6 milioni di perdita di un anno fa; le vendite sono salite del 23% a 751,6 milioni di dollari, contro 608,7 milioni di un anno prima. Gli analisti di Thomson Reuters prevedevano revenues di 761,8 milioni mentre le previsioni di Groupon erano comprese tra 725 e 775 milioni. Le vendite in Nord America sono salite del 12%, in Emea del 42% e nel resto del mondo del 40%.
L’utile lordo si attesta a 389,9 milioni (384,7 milioni nel secondo trimestre 2013), mentre l’Ebitda adjusted è nel secondo trimestre 2014 pari a 59,1 milioni, contro 80,5 milioni di un anno fa, per le spese collegate alle recenti acquisizioni (Ticket Monster e ideeli), ma anche per i costi del marketing e della messa a punto di nuove linee di prodotti, come spiega il Wall Street Journal.
Ancora, il valore totale in dollari degli acquisti di beni e servizi da parte dei clienti, esclusi tasse e rimborsi, è cresciuto del 29% a 1,82 miliardi nel secondo trimestre, contro 1,41 miliardi di un anno prima. Questa voce è cresciuta più velocemente delle revenues e ciò vuol dire che le commissioni per Groupon si stanno riducendo. Gli utenti attivi, invece, sono cresciuti del 25% a 53,2 milioni e le transazioni concluse da piattaforma mobile sono in aumento, rappresentando ormai più della metà del business. A giugno 2014 quasi 92 milioni di persone hanno scaricato in tutto il mondo le mobile apps di Groupon.
Ma nel complesso, a un anno dall’incarico permamente affidato al Chief executive Eric Lefkofsky, gli investitori non possono certo dirsi soddisfatti dei risultati di Groupon: infatti, il mercato ha reagito immediatamente e nel trading after-hours le azioni della società hanno perso il 17% (e in tutto l’anno hanno lasciato sul tappeto il 38%).
“Siamo un’azienda in trasformazione”, ha detto Lefkofsky. “Stiamo ancora investendo, crediamo di poter far crescere il nostro business”. Groupon infatti ha anche aperto una linea di credito revolving triennale da 250 milioni di dollari, senza specificare come intende usarla.
Ha deluso anche la guidance per il terzo trimestre 2014. Groupon si aspetta un Ebitda adjusted tra 50 e 70 milioni di dollari, mentre le revenues dovrebbero attestarsi tra 720 e 770 milioni di dollari, al di sotto in entrambi i casi delle previsioni degli analisti.