L’advisor Banca Imi porta ad Abertis una lista qualificata di pretendenti per il Gruppo Infracom di Verona. I Fondi Carlyle di Marco De Benedetti, l’americano Searchlight, l’italiano F2I, il Fondo Accelero con Sawiris, Retelit e IsiameD Digitale la management company italiana per l’innovazione.
Infracom, azienda veronese che opera sul mercato nazionale dei servizi Ict, ha un fatturato 2016 intorno ai 104 milioni di euro con una perdita di esercizio di circa 1,1. La valutazione ricevuta da Banca Imi, che non è il prezzo, è in una forbice tra 100/130 milioni con richieste di approfondimento sui debiti, oltre 70 milioni, e sui crediti e la loro gestione per circa 42 milioni e liberatorie sulle gestioni passate.
Il confronto sul piano industriale e le garanzie finanziarie faranno la differenza e si ipotizza una classifica di 4 aziende: Fondo Accelero di Sawiris, Fondo Searchlight, F2i e IsiameD Digitale.
Carlos Garcia, uomo forte di Abertis in Italia che guida Serenissima Partecipazioni spa azionista di Infracom, probabilmente dovrà compiere anche una valutazione strategica per il business Abertis e le alleanze in Italia.
Italiane le offerte di F2I ed IsiameD quasi sicuramente orientate a creare valore in Infracom con la dotazione delle competenze e dei modelli di business digitale, ora vero punto debole.
Nell’orbita di F2I pare tornare l’ex Ad di Metroweb, Alberto Trondoli, incaricato dal fondo di seguire la partita Infratel.
IsiameD Digitale dimostra invece con l’offerta che il modello digitale italiano è sfidante e l’amministratore delegato, Vincenzo Sassi, ha accelerato nel 2017 l’azione nelle verticali Turismo, agroalimentare, real estate in Italia, Egitto, Regno del Marocco.